Più appuntamenti, 40 spettacoli, maggiori investimenti, 1,5 milioni di euro, con l’obiettivo di rispondere ad un pubblico sempre più numeroso, 4000 presenze in più nell’ultima stagione.
Sono questi alcuni dati che presentano la prossima edizione della Saison culturelle, presentata oggi nel corso di una conferenza stampa.
Un’edizione, la 24esima che partirà il prossimo 14 ottobre, ispirata al tema del viaggio, richiamato innanzitutto dalla valigia dello studio Seghesio e Grivon che quest’anno si è aggiudicata il concorso grafico della rassegna.
“Un viaggio che – ha sottolineato l’Assessore regionale alla Cultura, Laurent Viérin – condurrà il pubblico in un percorso dal locale all’universale.”
Se da una parte cresce infatti l’attenzione della maggiore rassegna culturale valdostana al patrimonio artistico locale, con l’offerta di due spettacoli teatrali made in Vallée, Paola Corti con “L’Orto del vicino è sempre più verde” e Livio Viano con “Rosaria y Maria” o ancora con l’esibizione di Franchino Tripodi, dall’altra, la Saison, non delude le aspettative del pubblico valdostano, portando ad Aosta i grandi nomi della scena nazionale ed internazionale.
Ecco così Emir Kusturica, il grande regista di Underground che il prossimo 21 ottobre al Palais di Saint-Vincent svelerà il suo talento musicale, Zucchero, in tour mondiale, il 19 dicembre, sempre a Saint-Vincent, Neri Marcoré che a febbraio riporterà in scena “Il signor G” di Gaber o ancora The Swingle Singers, Alessandro Gassman, Franco Battiato, Lella Costa e Paolo Conte.
Ad aprire ufficialmente la Saison, dopo la proiezione il 14 ottobre delle prime due pellicole, della sezione cinema, Birdwatchers di Marco Bechis e La zona di Rodrigo Plà, sarà il 15 ottobre lo spettacolo interdisciplinare “La Forma dell’incompiuto” che debutta in questi giorni a Milano e che vede sulla scena il maestro del teatro, Giorgio Albertazzi e la maestra del balletto, Luciana Savignano.
La sezione teatro, curata da Anna Ugliano, propone tra gli altri, Euripide con Alcesti, Voltaire con Candido, il Gaber di un Certo Signor G, portato in scena da Neri Marcoré, Alessandro Gassman con La parola ai giurati, Madre Coraggio di Bertolt Brecht, Le ragazze, titolo ancora provvisorio, di Lella Costa.
Per il teatro francofono, Mon père avait raison di Sacha Guitry, La vie devant soi dal romanzo di Romain Gary ma anche Ca va nettamente mieux con Charlotte de Turckheim.
Per gli amanti del musical, arriva lo spettacolo icona di una generazione, Hair mentre per le operette, si ride con La Vedova Allegra.
Ricca la pagina musicale a cura di Emanuela Lagnier e Riccardo Piaggio.
“Aperta alle contaminazioni”, la sezione prenderà il via con Emir Kusturica e The No Smoking Band, passando per il jazz del pianista Danilo Perez, o ancora attraverso il Progetto Fabuleux, “mélange di immagini e musiche improvvisate che vuol coglier l’archetipo della fiaba nelle varie culture”, per arrivare al concerto di Natale all’insegna del Gospel degli “Earnest Pugh & The Assembly”. Tra gli altri appuntamenti, quello con la pianista Lilya Zilberstein, quello con L’Opera di Pechino e quello valdostano di Beppe Barbera e Donatella Chiabrera in Jazz en rose projet.
Il cinema scelto da Barisone porta al De La Ville, una selezione delle opere presentate e segnalate dai circuiti festivalieri, tra gli altri il Divo di Sorrentino o ancora La Classe di Laurent Cantet, film vincitore della Palma d’Oro a Cannes.
Una lunga e ricca stagione, quella che aspetta i valdostani nei prossimi mesi, perché, come ha ricordato l'Assessore Viérin "la crescita culturale della comunità passa proprio attraverso l'offerta culturale".