Si comincia oggi, mercoledì 9 maggio alle 21 in Biblioteca regionale, con la conferenza “La Valle d’Aosta in prima pagina: storie illustrate, note e meno note, sulle copertine della ‘Domenica del Corriere’ e non solo”, con relatore il giornalista Leonardo Acerbi a raccontare l’Italia che, all'indomani dell'unificazione nazionale, vede l’affermazione di un nuovo genere di periodico: "L'Illustrazione". Come recita il titolo stesso, su queste pubblicazioni cresce l'importanza delle illustrazioni, che da sole occupano la prima e la quarta di copertina oltre alle due pagine centrali del giornale.
Proprio con “L'Illustrazione” le notizie giornaliere acquistano sempre maggior peso nell'ambito del giornale: non ci si occupa più solo di scienza, di arti, di letteratura ma anche di cronaca, di sciagure, di grandi imprese. I tempi sono ormai maturi perché, accanto al "normale" quotidiano, si affermino i grandi supplementi illustrati che hanno fatto la storia dei giornali, su tutti, "La Domenica del Corriere" con le indimenticabili copertine di Achille Beltrame e Walter Molino. Disegnatori impareggiabili, artisti nel senso più alto del termine, che in più di un'occasione hanno messo in prima pagina anche la Valle d'Aosta, contribuendo a far conoscere la nostra regione in tutta Italia e non solo.
Mercoledì prossimo, 16 maggio, sempre in Biblioteca regionale alle 21, sarà invece protagonista la grande Arte, con due degli artisti-chiave del ‘900, un pittore ed un regista, grazie alla conferenza “Viaggio nel mondo informale di Lucio Fontana fino alla violenza informale di Lucio Fulci. Dai disegni di Lucio Fontana ai concetti spaziali di Lucio Fulci”, spiegati dallo storico dell’arte Alberto Martelli
La conferenza su Lucio Fontana analizzerà l’arte contemporanea espressa dal grande esponente del movimento informale italiano e internazionale. Per comprendere il percorso artistico dell’arte di Fontana, verranno esposti alcuni disegni che tracciano il percorso di ricerca interiore dell’artista argentino fino a giungere alle ricerche “spaziali”, cui seguirà la parte dedicata a Lucio Fulci, regista italiano della “scuola romana” la cui violenza espressa nei film possiede alcuni riferimenti che trovano riscontri nella pittura del novecento Una breve parentesi di chiusura sarà dedicata agli spazi metafisici di David Lynch.