"L’Amministrazione comunale ha sempre posto la massima attenzione alla problematica, senza prendere le parti né dell’Anas né degli abitanti della frazione, avendo sempre di mira la cura dell’integrità e della sicurezza delle persone, ha seguito la questione in prima persona, ascoltando tutti ed operando scelte anche difficili ma necessarie in base alla situazione, valutando ogni volta i pareri degli esperti tecnici." Cosi in una nota l’Amministrazione comunale di Etroubles spiega la situazione della frazione di La Collère interessata il 18 aprile scorso da uno smottamento, a seguito dei lavori di costruzione della variante della Strada Statale n. 27 del Gran San Bernardo, che ha portato all’evacuazione dei residenti.
"Dopo aver preso atto della situazione che si è venuta a creare nella zona – dove il terreno è instabile e numerose sono le sorgenti di acqua presenti – si legge nella nota – l’Amministrazione comunale di Etroubles in via precauzionale ha emesso una ordinanza di evacuazione per gli abitanti residenti nei locali ed edifici della zona. Nelle settimane successive l’Anas – a seguito della sospensione degli scavi – ha avviato i lavori per il posizionamento di 2 inclinometri, 2 piezometri e 12 fessurimetri i quali hanno iniziato a trasmettere in remoto i primi dati dalla metà del mese di maggio ed in data 20 giugno 2013 l’Amministrazione comunale di Etroubles ha ricevuto nota dell’Anas e relazione tecnica del prof. Dr. Giovanni Barla nelle quali sono state definite le soglie di attenzione, pre-allarme e allarme per le fessure degli edifici e per il movimento del versante."
In particolare l’Anas in una nota dichiarava che "dalla data dell’evento l’Impresa Appaltatrice dei lavori ha provveduto ad effettuare (…) le letture di precisione (…) non evidenziando alcuna anomalia del comportamento del versante ovvero evoluzioni delle deformazioni riscontrare” e che “(…) tutti i rilievi effettuati hanno evidenziato ad oggi l’assenza di evoluzioni del fenomeno riconducibili alla realizzazione della galleria (…)”.
Informazioni che hanno portato l’Amministrazione comunale, il 25 giugno, alla decisione di revocare l’ordinanza di evacuazione. Pochi giorni dopo però, il 29 giugno, è emerso un nuovo movimento di superficie a causa di venute d’acqua in galleria, malgrado le operazioni di scavo fossero già state interrotte il 28 giugno 2013.
Il 5 luglio l’Anas trasmette una nuova nota al Comune nella quale spiega come “la precedente ripresa delle attività di scavo nel periodo 24.06 e il 28.06 successiva al primo evento del 18.04 non aveva, come riscontrabile dalle misure effettuate mediante la strumentazione di monitoraggio all’uopo predisposta, indotto alcuno spostamento in superficie. Come si rileva dalla lettura dei dati di monitoraggio non si rinvengono al momento spostamenti di rilievo a partire dal giorno 01.07 successivo all’evento del 29.06”.
Un nuovo sopralluogo di ispezione ha confermato come il dissesto fosse ancora attivo. Inoltre i trasduttori potenziometrici di controllo segnalavano "che si era raggiunto uno stato fessurativo di pre-allarme ed allarme, in riferimento ai parametri di soglia per le fessure degli edifici di cui alla nota 20 giugno 2013 del prof. Dr. Giovanni Barla". Il 12 luglio quindi il Sindaco, Massimo Tamone, ha emesso una nuova ordinanza di evacuazione per gli abitanti residenti nei locali ed edifici della zona.
"Le ordinanze di evacuazione e le eventuali revoche possono essere effettuate unicamente – sottolinea la nota dell’Amministrazione comunale – quando ci sono tutti i presupposti tecnici che permettano tale scelta. "