Oltre 10mila spettatori tra presenze fisiche e online, più di 700 partecipanti alla giuria del pubblico, 58 proiezioni di film, 164 film iscritti al Concorso Internazionale e al CortoNatura, 330 ore di streaming in 22 giornate e 3000 visualizzazioni in rete per i cortometraggi ed i lungometraggi da 14 paesi diversi nel mondo oltre all’Italia.
Sono questi i numeri complessivi della 26ª edizione del Gran Paradiso Film Festival che si è conclusa ieri, domenica 13 agosto, con la proclamazione dei vincitori della sezione GPFF Online al Castello di Aymavilles.
Ad aggiudicarsi il GPFF Online Award, del valore di mille euro, è stato il lungometraggio “Naïs au Pays des Loups” di Rémy Masséglia, prima visione in Italia al Gran ParadisoFilm Festival, dopo aver vinto numerosi premi internazionali e il 26° Stambecco d’Oro Junior. La pellicola ripercorre la storia del viaggio lungo due anni di un papà e della sua bambina alla ricerca del lupo nei boschi del Parco del Mercantour, in totale sintonia con l’ambiente selvaggio.
“Merci au public du Gran ParadisoFilm Festival et à Fondation Grand Paradis pour l’organisation de ce splendide festival. Cette distinction venue tout droit du berceau de la sauvegarde du Bouquetin des Alpes nous va droit au cœur tant cet animal est synonyme de joies dans mes souvenirs d’enfant et nos aventures avec Naïs”, ha detto il regista dopo la premiazione.
Il cortometraggio più votato dalla giuria online è stato “Persévérance”, di Dominique Mertens, già vincitore del premio Cortonatura, attribuito dalla Giuria del pubblico, e di una menzione speciale assegnata dalla Giuria tecnica.
Si conclude così l’edizione 2023 del Gran Paradiso Film Festival che ha visto sale gremite in occasione di tutti gli appuntamenti che hanno animato in queste settimane i sette comuni del Gran Paradiso.
Luisa Vuillermoz, direttrice artistica del Festival, ha tracciato un bilancio conclusivo della manifestazione: “Questa edizione ci ha regalato tante emozioni ed occasioni di incontro e riflessione. La varietà si conferma uno degli asset principali delGranParadisoFilm Festival. Una varietà che risiede anche nella molteplicità degli sguardi di cui il Festival si fa portavoce: registi, musicisti, ospiti si sono confrontati sul tema ‘l’arte dell’equilibrio’, offrendoci spunti su cui riflettere come la voce curiosa ed innocente di Naïs, la bambina di due anni protagonista del film vincitore del premio GPFF Online”.
“The song of a little owl” trionfa al 26° Gran Paradiso Film Festival
30 luglio 2023
“The song of a little owl” trionfa al 26° Gran Paradiso Film FestivalIl film iraniano “The song of a little owl” del regista Mehdi Nourmohammad si è aggiudicato lo Stambecco d’Oro della 26ª edizione del Gran Paradiso Film Festival. Le nomination per il premio principale della manifestazione erano “Panthère des neiges”, di Marie Amiguet e Vincent Munier, e “Naïs au pays des loups”, di Rémy Masséglia, battute di stretta misura dal regista iraniano.
Inaspettatamente, convergono il voto della giuria del pubblico e quello della giuria tecnica, su un film particolare perché privo di voce narrante. La motivazione: “questo film completamente originale, nonostante non abbia una narrazione in parole, ha raccontato una storia davvero magica, ma tragica, con eleganza e umorismo”.
La bellezza di questa pellicola risiede nella forza delle sue immagini: non servono parole per seguire la storia delle due civette protagoniste, ma è la natura a far sentire tutta la potenza della sua voce. Un film girato in un paese, l’Iran, dove la sensibilità verso la protezione dell’ambiente non è ancora così sviluppata e documentari come questo possono essere la scintilla per nuovi percorsi di conservazione.
Il Premio CortoNatura della giuria tecnica è stato attribuito invece a “Wrought” di Joel Penner e Anna Sigrithur. “Una narrazione complessa che affronta anche una profonda riflessione sul fine vita come momento di processo e trasformazione: una fine che non è mai una fine, ma che è sempre un nuovo inizio”.
Lo “Stambecco d’Oro Junior” è stato invece assegnato dai giurati più giovani al regista Rémy Masséglia con il film “Naïs au pays des loups”, che narra con delicatezza la storia di un papà e una bambina sulle tracce del lupo nei boschi del Parco del Mercantour. È stata la prima proiezione della pellicola in Italia, dopo aver conseguito numerosi premi internazionali.
La cerimonia di premiazione si è conclusa con la performance di Olivia Ahltorp, che ha incantato ancora una volta il pubblico con la colonna sonora originale del Festival: “Gran Paradiso – Your World is Mine”.
“Abbiamo assistito in questa edizione, come non mai, ad un Festival che è diventato un laboratorio di riflessione sul grande tema del rapporto uomo-natura. Il cinema di natura è uno straordinario veicolo di approfondimento culturale, capace di raccontare a tutti le emozioni, i luoghi più remoti e quelli che attraversiamo ogni giorno, il mondo dal quale veniamo e le sfide del futuro. Il film vincitore è un piccolo gioiello del cinema iraniano, delicato, tragico e toccante, che riesce con le sole immagini e i suoni della natura a raccogliere il consenso di tutti. Accanto al cinema abbiamo proposto incontri che ci hanno aperto gli orizzonti ed aiutato a pensare, prima di prendere posizioni ideologiche. Immagini, parole ed emozioni che ci hanno reso più ricchi e consapevoli”, ha detto Luisa Vuillermoz, direttrice artistica del festival.
Corrado Jordan, presidente di Fondation Grand Paradis, a aggiunto: “Questa ventiseiesima edizione del Gran Paradiso Film Festival ha voluto sensibilizzare gli spettatori rispetto alle azioni e agli impegni che ciascuno di noi può concretamente mettere in atto per l’ambiente che ci circonda. Attraverso la proiezione di pellicole di grande qualità in termini naturalistici e dei messaggi che vengono rappresentati. Le oltre 5000 presenze, sia durante la proiezione dei film sia durante gli interventi delle personalità invitate, così come la numerosa partecipazione alla giuria popolare sono una grande soddisfazione e ci incoraggiano a proseguire le nostre attività con sempre più motivazione che impegno”.
Il regista vincitore dello Stambecco d’Oro, Mehdi Nourmohammadi, commenta così questo doppio successo: “Sono molto felice che il film ‘The song of a little owl’ sia stato proiettato in Italia e che il pubblico italiano abbia apprezzato questo documentario. Ringrazio anche la giuria per aver prestato particolare attenzione a ‘The song of a little owl’ e aver scelto questo film come miglior documentario del Gran Paradiso Film Festival”.