Un anno di eventi dedicati a Sant’Anselmo, figlio della Valle d’Aosta

La grandezza di Sant'Anselmo sarà declinata in molteplici iniziative che si pongono l'obiettivo, per quanto possibile, di interagire con il più vasto pubblico, per condurlo per mano alla conoscenza di un Santo il cui pensiero è ancora attuale.
La statua di S.Anselmo restaurata
Cultura
Il 2009 celebra il nono centenario della morte di Sant'Anselmo aprendo ufficialmente il cosiddetto "Anno Anselmiano". Dal mese di gennaio fino all’autunno 2009 saranno molteplici le occasioni per ricordare questo figlio della Valle d’Aosta, santo, filosofo, pensatore, teologo e molto altro. La grandezza di Sant'Anselmo sarà declinata in molteplici iniziative  che si pongono l’obiettivo, per quanto possibile, di interagire con il più vasto pubblico, per condurlo per mano alla conoscenza di un Santo il cui pensiero è ancora attuale. Seminari, conferenze, pubblicazioni, certamina, esposizioni, musica, proiezioni: tutti i fronti della cultura e l'utilizzo di diversi mezzi saranno utili a rappresentare le diverse sfaccettature del pensiero anselmiano. Fanno parte di questo ricco panorama anche alcuni interventi di valorizzazione del patrimonio culturale valdostano quali gli interventi in atto alla Cattedrale di Aosta e alla Collegiata di Sant’Orso. I due momenti clou, saranno dall'1 al 3 ottobre 2009, quando si svolgerà ad Aosta il congresso internazionale sulla figura di Sant’Anselmo oltre alla concelebrazione eucaristica prevista per il mese di aprile del 2009, che sarà presieduta dal Cardinale Biffi e alla quale il Vescovo di Aosta ha invitato tutti i vescovi del Piemonte.
Ad anticipare in mattinata il programma dell’Anno Anselmiano è stata una conferenza stampa nella quale sono intervenuti i rappresentanti del Comitato Sant’Anselmo, istituito con la legge regionale 12/2007, di cui fanno parte il Presidente della Regione Augusto Rollandin, il Presidente del Consiglio Alberto Cerise, l’assessore regionale all’Istruzione e Cultura Laurent Viérin, il Presidente della V commissione consiliare Gianni Rigo, la consigliera regionale Patrizia Morelli, il Vescovo Giuseppe Anfossi, il Rettore dell’Università della Valle d’Aosta Pietro Passerein d’Entrèves e il Presidente dell’Accadémie de Saint’Anselme Pierre-Georges Thiébat,.

"In questo momento di crisi e recessione il pensiero di Sant'Anselmo è di estrema attualità ed è quindi giusto valorizzarne e rivalutarne la figura" ha evidenziato Augusto Rollandin, presidente della Regione. Per il Vescovo di Aosta, Mons. Giuseppe Anfossi "Il messaggio di Sant’Anselmo, se colto nella sua profondità, potrebbe migliorare la nostra esistenza”. “Anselmo è forse tra i più grandi uomini di pensiero e santità del Medioevo – ha aggiunto il Vescovo – ma la sua grandezza non è ancora così riconosciuta”. Anfossi ha poi evidenziato come le ricerche hanno portato al ritrovamento di una quindicina di lettere che il Santo ha inviato ai suoi familiari. "Segno questo – ha aggiunto – che testimonia come abbia mantenuto uno stretto rapporto con la sua terra natale e con le sue montagne”.

L'assessore all'Istruzione e Cultura, Laurent Viérin, ha posto l'accento su come la valorizzazione e celebrazione del Santo valdostano si inserisca pienamente nel concetto di “restitution” che l’assessorato sta portando avanti in questi anni. “Anselmo è uno dei figli più illustri della Valle d’Aosta – ha commentato Viérin – anche il lui l’elemento locale si unisce all’universale e le molteplici iniziative in calendario permetteranno di mettere in evidenza le diverse sfaccettature di questo Santo”.

Tra le iniziative musicali presenti in calendario anche quella ormai fissa con il Concerto di Sant’Anselmo in programma il 21 aprile, un’occasione "che farà riscoprire – ha commentato il presidente del Consiglio regionale Albert Cerisela bellezza di musiche che appartengono ad un patrimonio contenuto nella biblioteca capitolare di Aosta e che costituisce un momento per valorizzare gli aspetti fondamentali del plain-chant locale, attraverso le fonti musicali che vanno dal XI al XV secolo". Per Guido Grimod, sindaco di Aosta, "l'Anno Anselmiano darà l'opportunità a molti di scoprire la Via Francigena già oggi molto frequentata oltre ad un’occasione per rendere popolare e accessibile a tutti questo Santo”.

In particolare, il programma delle iniziative, alcune delle quali già realizzate nell’anno in corso, prevede anche l’organizzazione di conferenze, seminari e concorsi per studenti delle scuole secondarie di secondo grado e universitarie, tra cui un convegno internazionale fissato per i giorni 1-3 ottobre 2009 ad Aosta, nel Salone di Palazzo regionale; la produzione di cd, un musical, una suite musicale, un video e un documentario sulla figura del Santo valdostano e un dvd multimediale sull’iconografia dei capitelli del chiostro di Sant’Orso; finanziamenti per pubblicazioni e di altro materiale divulgativo relativi alla vita e al pensiero di sant’Anselmo: proseguimento dell’Opera Omnia e acquisto di copie di un volume sulla visione antropologica di Anselmo; biografie indirizzate a fasce diverse d’età: bambini, ragazzi, famiglie; ricerche su manoscritti musicali antichi per l’accompagnamento alla celebrazione solenne del 21 aprile 2009; acquisto dell’opera “Les pèlerins” di Bruno Gabrieli, scultura lignea collocata a Saint-Oyen, lungo la Via Francigena; collocazione del cenotafio di sant’Anselmo, “Tribute to Saint Anselm”, opera dello scultore Stephen Cox, nell’area antistante l’ingresso meridionale della Cattedrale; realizzazione di una mostra dal titolo “Anselmo, da Aosta a Canterbury”, a cura dell’Associazione Sant’Anselmo, di Milano; interventi di restauro della scultura di Sant’Anselmo di via X. De Maistre e della lapide commemorativa sulla casa di sant’Anselmo; interventi, manutenzioni e adeguamenti impiantistici indirizzati alla Cattedrale di Aosta.

SANT' ANSELMO
Nasce ad Aosta nel 1033. La madre, Ermemberga, lo guida nella sua prima formazione umane e religiosa. A 15 anni Anselmo comincia a domandarsi quale sia il modo migliore per condurre una vita come piaccia a Dio. Dopo la morte della madre all’età di vent'anni ruppe i rapporti con il padre Gondulfo e cominciò a girare per la Borgogna e la Francia alle scuole dei migliori maestri, secondo la tradizione dei "clerici vagantes". Nel 1059 giunse all'abbazia di Le Bec, in Normandia, non per farsi monaco ma per seguire le lezioni di Lanfranco di Pavia, priore del monastero e maestro della scuola. Dopo un anno, nel 1060, chiede di diventare monaco nella stessa abbazia benedettina e nel 1063 diventa priore e maestro di arti liberali succedendo proprio al suo maestro Lanfranco di Pavia. Il 22 febbraio 1079 venne eletto abate, restando nel monastero fino al 1093. A Le Bec, Anselmo compose le sue opere più conosciute, il Monologion e il Proslogion, il Grammatico, i trattati Sulla verità e Sulla libertà dell'arbitrio. Nel 1093 venne nominato arcivescovo di Canterbury in un momento storico difficile: in Inghilterra infatti Anselmo si scontrò più volte con i re Guglielmo II ed Enrico I, e per questo motivo dovette intraprendere due volte la via dell'esilio. Morì il 21 aprile 1109. Fu sepolto nella Cattedrale di Canterbury. Il suo culto, iniziato da san Tommaso Becket, venne riconosciuto nel 1492 e inserito nel calendario universale nel 1690. Fu nominato Dottore della Chiesa nel 1720 da Clemente XI.
L'opera più famosa del periodo inglese (terminata però in esilio in Italia) fu il Cur Deus homo (Perché un Dio-uomo?). Anselmo ha lasciato anche un'ampia raccolta di Preghiere e di Meditazioni, nonché un nutrito Epistolario. Anselmo è ricordato non solo come teologo, ma anche come filosofo (viene talvolta definito il "padre della Scolastica"), soprattutto per la ricerca, sviluppata nel Proslogion, di un unum argumentum, un unico principio immediato e fondato solo su sé stesso per la dimostrazione dell'esistenza e degli attributi di Dio. Immanuel Kant definí questa dimostrazione prova ontologica dell'esistenza di Dio, sebbene Anselmo non abbia mai utilizzato questa espressione.

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