Il lavoro letterario di Nuti continua così a riscuotere successo a livello nazionale a ad affermarsi come già avvenuto ne mesi scorsi in diversi contesti. “Di un Crescendo” è già stato premiato, infatti, al Concorso Internazionale “Città di Moncalieri” al “Rhegium Julii” di Reggio Calabria, al Premio Letterario Nazionale Erice Anteka 2008 di Trapani, al Premio Internazionale “Il Convivio 2008” di Castiglione di Sicilia (CT), al premio letterario internazionale “Maestrale San Marco” Marengo d’Oro di Sestri Levante. Inoltre, il romanzo è stato scelto, insieme all’ultimo volume di Luciano De Crescenzo, a rappresentare la casa editrice “Il Filo” alla Fiera Internazionale del Libro di Guadalahara una delle più grandi manifestazioni del mondo e che vede quest’anno l’Italia come paese ospite.
Adottando una prosa poetica, Gianni Nuti, nel suo romanzo racconta una storia dolce, intensa i cui protagonisti si muovono sullo sfondo di una campagna toscana colta nel delicato snodo della liberazione dal nazifascismo, quando un sentimento religioso profondo, che mescola dolore inconsolabile e speranza, trova nella chiesa e nei suoi riti insieme un albergo e una prigione.
Gianni Nuti nato ad Asti da famiglia lucchese, vive a Sarre. Musicista, musicologo, pedagogista è ricercatore di ruolo di didattica generale e pedagogia speciale all’Università della Valle d’Aosta, è stato docente di chitarra per vent’anni all’Istituto musicale pareggiato della Valle d’Aosta, ha diretto la Scuola di Formazione e Orientamento Musicale in seno alla Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta, attualmente è direttore delle Politiche Sociali della Regione Valle d’Aosta. Autore di numerosi saggi, monografie, articoli, questo è il suo primo romanzo.
Di un crescendo – Distribuzione Mursia, edizioni il Filo Viterbo/Roma
Pietro ed Emilio sono uniti da una speciale amicizia fondata sulla passione per la poesia, ma segnati da sorti ben diverse. Per un breve periodo la loro acerba quanto ispirata tensione verso una vita d’arte contagia tutta Ciciana, un piccolo paese in provincia di Lucca, trasformando una festa patronale in un incantato, effimero esercizio collettivo di bellezza.