Il Forte di Bard ha festeggiato i primi 1000 giorni del Museo delle Alpi. Domenica la Piazza di Gola ha ospitato l’evento conclusivo del programma ideato per celebrare “La Sentinella delle Alpi”, inaugurata nel gennaio 2006, tra animazioni, set fotografici e taglio di una gigantesca torta di compleanno di quattro metri quadrati di superficie.
A catalizzare l’attenzione di tutti è stata la presenza di Olivero Toscani, conosciuto internazionalmente come pubblicitario dietro i più famosi giornali e marchi del mondo, a partire dalla Benetton. Per quattro giorni, infatti, diversi workshop nella Sala degli Archi Candidi, hanno portato a Bard circa 500 persone tra architetti e ingegneri, artisti di ogni genere espressivo, designer, fotografi, operatori della comunicazione, promoter e operatori della moda, grafici, giornalisti, studenti, musicisti, che hanno avuto quale “fil rouge” lo scambio di idee sul tema della comunicazione moderna e sul Forte di Bard quale polo di creatività.
A catalizzare l’attenzione di tutti è stata la presenza di Olivero Toscani, conosciuto internazionalmente come pubblicitario dietro i più famosi giornali e marchi del mondo, a partire dalla Benetton. Per quattro giorni, infatti, diversi workshop nella Sala degli Archi Candidi, hanno portato a Bard circa 500 persone tra architetti e ingegneri, artisti di ogni genere espressivo, designer, fotografi, operatori della comunicazione, promoter e operatori della moda, grafici, giornalisti, studenti, musicisti, che hanno avuto quale “fil rouge” lo scambio di idee sul tema della comunicazione moderna e sul Forte di Bard quale polo di creatività.
“E’ un posto che mi ha sempre affascinato, da quando da bambino accompagnavo mio padre, reporter del Corriere della Sera, a fare reportage a Saint-Vincent e in Francia. Allora mi faceva paura, ora mi rasserena, mi dà un senso di protezione. E’ un luogo imponente, che appare sul fondovalle come un diaframma sovradimensionato rispetto al resto del paesaggio. Uno spazio nato per difendere, inclusivo del concetto di vita e morte”. Così Oliviero Toscani partendo da questa suggestione personale ha lanciato la sfida: “Immaginate cosa fare di questa imponente struttura”.
I partecipanti, sollecitati e provocati dal noto pubblicitario, hanno dovuto confrontarsi infatti su “cosa potrà diventare il Forte”. Un concetto sul quale sono state fornite molteplici idee, suggestioni, riflessioni, poi smontate e rivisitate da Oliviero. La discussione e il confronto sul tema non hanno portato alla fine ad una precisa linea da seguire per promuovere il Forte oltre i confini regionali: a questo aspetto penserà Toscani grazie ai pensieri, alle riflessioni e alle esperienze messe in campo da diversi professionisti valdostani e non.
Molti dei partecipanti, provenienti da fuori valle, del Forte ne sapevano però ben poco. Erano giunti a Bard per incontrare Oliviero, con la speranza di riportare a casa nuovi “input” per il proprio lavoro. Di qui la possibilità, tra le tante proposte avanzate negli incontri, di fare del Forte un luogo di incontro privilegiato sulla comunicazione attraverso la presenza di nomi noti, proprio come Toscani. Tra le idee proposte anche la creazione di un osservatorio sulle paure umane, sulla storia dell’umanità, sulla montagna. Ad Oliviero il compito di sintetizzarle tutte per arrivare, attraverso l’ideazione di una campagna di comunicazione, ad un migliore posizionamento del Forte sul piano culturale internazionale.
I partecipanti, sollecitati e provocati dal noto pubblicitario, hanno dovuto confrontarsi infatti su “cosa potrà diventare il Forte”. Un concetto sul quale sono state fornite molteplici idee, suggestioni, riflessioni, poi smontate e rivisitate da Oliviero. La discussione e il confronto sul tema non hanno portato alla fine ad una precisa linea da seguire per promuovere il Forte oltre i confini regionali: a questo aspetto penserà Toscani grazie ai pensieri, alle riflessioni e alle esperienze messe in campo da diversi professionisti valdostani e non.
Molti dei partecipanti, provenienti da fuori valle, del Forte ne sapevano però ben poco. Erano giunti a Bard per incontrare Oliviero, con la speranza di riportare a casa nuovi “input” per il proprio lavoro. Di qui la possibilità, tra le tante proposte avanzate negli incontri, di fare del Forte un luogo di incontro privilegiato sulla comunicazione attraverso la presenza di nomi noti, proprio come Toscani. Tra le idee proposte anche la creazione di un osservatorio sulle paure umane, sulla storia dell’umanità, sulla montagna. Ad Oliviero il compito di sintetizzarle tutte per arrivare, attraverso l’ideazione di una campagna di comunicazione, ad un migliore posizionamento del Forte sul piano culturale internazionale.
Sono state poi circa 800 le persone che si sono fatte immortalare dagli scatti del team di Toscani per il progetto “Razza umana Italia”, un progetto di fotografia e video sulle diverse morfologie e condizioni umane, per rappresentare tutte le espressioni, le caratteristiche fisiche, somatiche, sociali e culturali del Nuovo Paesaggio Italiano e costituire un esclusivo archivio multimediale. Alcuni degli scatti e delle riprese effettuate saranno selezionati per il progetto di mostra, previsto in anteprima per il Forte nel 2010. I casting, oltre che a Bard, sono stati realizzati ad Aosta e a Cogne attraverso studi mobili e set fotografici veri e propri.