Un ritratto degli anni ’60 nell’ultimo libro di Carlo Curtaz

Aosta – 'Quand'ero piccolo', l'ultima fatica letteraria di Carlo Curtaz è stata presentata, nella sera di ieri, giovedì 4 dicembre, nella Biblioteca regionale di Aosta.
La presentazione del libro
Cultura

“Quand’ero piccolo. Gli anni ’60 nella vita quotidiana”, questo il titolo dell’ultimo libro scritto da Carlo Curtaz e presentato nella serata di ieri, giovedì 4 dicembre, nella sala conferenze della Biblioteca regionale.
Non ha dubbi Carlo Curtaz: “Anni belli come i ’60 non ce ne sono più stati. Questa è la mia convinzione, ed è anche per questo motivo che ho deciso di scrivere questo libro, per far capire a quelli che non c’erano come si viveva e per far tornare indietro nel tempo quelli che c’erano e che bene se li ricordano”.

Molteplici i motivi della bellezza degli anni Sessanta secondo Curtaz: “E’ stato un decennio di grandi innovazioni, di scoperte di tutti i tipi che hanno cambiato le piccole abitudini della vita quotidiana”.

“Quand’ero piccolo” è anche un libro autobiografico. Il protagonista è, ovviamente, Carlo Curtaz. L’ambientazione è la Gressan – e Chevrot in particolare – di quegli anni. Si narra della prima macchina arrivata del paese, della primo frigorifero, guardato con sospetto e mai accettato dal nonno di Curtaz, della prima televisione,… E ancora il primo giorno di scuola, i giochi all’aperto, la vita in campagna, la prima agognata bicicletta.

Quella che emerge non è però un’autobiografia, è piuttosto il ritratto di un’epoca, di una generazione. In molti, leggendo il libro, potranno riconoscere odori, ricordi, esperienze, modi di fare e di pensare. Secondo Curtaz, poi, gli anni ’60 non erano solo più belli, ma anche più felici: “Questa è la mia impressione, la gente era più felice, più serena, più fiduciosa. La fiducia verso il futuro, in particolare, è venuta meno: all’epoca i padri speravano e prospettavano, per i loro figli, una vita migliore di quanto non fosse stata la propria, e così generalmente era. Ora questo ottimismo è più difficile che si realizzi”.

Un libro di ricordi, scritto sotto dettatura dei ricordi stessi, seguendo il flusso imprevedibile e incontrollabile della memoria. Un piccolo libro per grandi ricordi, per rispolverare la propria gioventù. “Quand’ero” piccolo sarà in vendita nelle librerie valdostane e il ricavato verrà devoluto a Amnesty International.

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