Una serata “francese” per l’organo della cattedrale

Questa sera il compositore e musicista Paolo Bougeat presenta una selezione di opere realizzate da autori francesi, più tre brani propri. Il programma offre una rilettura contemporanea e a tratti jazz di melodie e suggestioni varie.
Paolo Bougeat
Cultura

Non solo musica sacra: l’organo è uno strumento molto versatile, e nella storia è stato utilizzato per evocare atmosfere di ogni tipo. Questa sera l’organista Paolo Bougeat presenterà una selezione di opere francesi di diversa ispirazione. Il musicista, diplomato in organo e composizione organistica e in clavicembalo al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, ha seguito dei corsi di perfezionamento sul repertorio organistico francese antico, romantico e contemporaneo, e in generale esplora frequentemente i territori musicali d’oltralpe.
Teatro del concerto di questa sera sarà la cattedrale di Aosta, il cui organo monumentale è considerato uno dei più prestigiosi d’Europa.
La serata si inserisce nell’ambito della quarta edizione del ‘Festival national “Suona francese”, organizzato dall’Alliance Française. Il programma contiene forti riferimenti alla contemporaneità. Si comincia alle 21,00, con la “Méditation” di Jean-François Laffay, composta nel 1935 con uno stile che cita apertamente Bach. Seguono le tre parti di “Souvenir de Paris”, del chitarrista e cantante rock Richard Lloyd, qui in una veste più malinconica. Poi tocca a Julien Bret, autore degli anni ’70, con “La Valse des Anges”e allo stesso Paolo Bougeat, che oltre che musicista e docente, è anche compositore.
In chiusura di serata infatti l’organista valdostano suonerà tre composizioni, "O lux beata Trinitas", che contiene riferimenti a temi gregoriani, "Angelots", suddivisa in due parti, e “Fugue sur les jeux d’anches”, che nasce da una melodia molto conosciuta in Valle d’Aosta, ne prende spunto e la trasforma, e nella parte centrale diventa sempre più ritmata, arricchita da un leggero tocco jazz.
 

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