‘Una storia semplice’ di Leonardo Sciascia

Lo sfondo è quello della Sicilia sanguigna delle masserie, sul quale si muovono personaggi apparentemente perbene eppure loschi e istituzioni pubbliche impotenti di fronte ad una mafia talmente radicata nella società, che non c'è bisogno di nominarla.
Cultura

La storia è semplicissima, come suggerisce il titolo del romanzo postumo di Leonardo Sciascia. Tanto semplice da essere terribilmente vera.
Lo sfondo è quello della Sicilia sanguigna delle masserie, sul quale si muovono personaggi apparentemente perbene eppure loschi e istituzioni pubbliche impotenti di fronte ad una mafia talmente radicata nella società, che non c’è bisogno di nominarla per evocarla e per riconoscerla dietro ad ogni particolare della vicenda.

Una storia semplice, appunto. Una storia, talmente vera, da essere perfetta per un romanzo. Un suicidio che potrebbe non essere un suicidio, un prete che non pare comportarsi come un prete, una masseria che sembra abbandonata. Realtà e apparenza. Che ne sappiamo noi della realtà della mafia? Dei meccanismi perversi di una vera e propria società nella società. Sciascia rinuncia qui a raccontarci la mafia, nei particolari più impensati, come ha fatto per tutta la sua vita, e ce la racconta in questa storia semplice, talmente semplice da farci capire quanto la realtà sia cruda e quasi impossibile da trasformare. Ma non si tratta di una resa, bensì di una ulteriore presa di coscienza di una realtà su cui non si possono mai chiudere gli occhi, per quanto le storie siano semplici.

Titolo: Una storia semplice
Autore: Leonardo Sciascia
Editore: Adelphi
Anno: 1989
Prezzo: 6,00 euro

A cura di Filotea libreria cattolica editrice – Aosta (filotealibreriaeditrice@tin.it)

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