Venerdì 6 giugno inaugura “La seduzione della moda” nelle immagini di Gian Paolo Barbieri

Al Centro Saint-Bénin di Aosta in mostra 58 immagini di grandi dimensioni che riassumono la carriere del fotografo milanese Gian Paolo Barbieri, tra i più noti fotografi di moda nel panorama internazionale.
Gian Paolo Barbieri - Sperimentazioni
Cultura

E’ un fondamentale capitolo di storia della moda quello che si inaugura venerdì 6 giugno in occasione dell’evento espositivo organizzato dall’Assessorato regionale alla Cultura. Alle ore 18 al Centro Saint-Bénin di Aosta, si aprono le porte alla mostra “Gian Paolo Barbieri. La seduzione della moda” curata da Daria Jorioz e da Raffaella Ferrari.

Il lavoro di Barbieri è un tuffo nel sogno, nella perfezione, nella ricerca di immagini che rapiscono. Non sono solo i soggetti e i volti che Gian Paolo Barbieri, tra i nomi della fotografia italiana di moda più autorevoli e noti a livello internazionale, ha immortalato nel tempo a fare eco della suo nome (dalla magnifica Audrey Hepburn del 1969 alla top model Veruschka, a Vivienne Westwood, fino a note celebrità del cinema e dell’arte come Monica Bellucci, Angelica Huston, Sophia Loren, Rudolph Nureyev, Jerry Hall, Gilbert&George) ma è anche l’approccio e la ricerca di uno stile che si è formato nel tempo e che ha firmato così campagne pubblicitarie per i grandi marchi della moda, dalle campagne pubblicitarie per le maisons Valentino, Armani, Ferré e Versace, alle copertine di Vogue.

Saranno queste le immagini che la mostra ripercorre attraverso un viaggio nella carriera del fotografo milanese nei lavori realizzati dagli anni Sessanta fino ai primi anni Duemila. La mostra, aperta sino al 2 novembre 2014, è corredata da un catalogo bilingue italiano-francese (editore Allemandi), che contiene le riproduzioni di tutte le opere in mostra, i testi di Daria Jorioz e Raffaella Ferrari e un’intervista a Gian Paolo Barbieri.

Gian Paolo Barbieri
Da sempre affascinato dal cinema e dalle sue bellezze note, il cinema ha dato a Barbieri il senso del movimento e l’occasione di portare la moda italiana, nata su fondo bianco in pedana, in esterno, dandole un’anima diversa. Giovanissimo, infatti, Barbieri si è trasferito a Roma, dove si è dedicato al cinema come apprendista a Cinecittà. Nel 1961 Tom Kublin lo recluta come assistente sui set delle collezioni francesi di moda. L’esperienza di Cinecittà influisce molto sulla sua fotografia: diversi sono gli scatti in mostra di ispirazione cinematografica, in cui il set, il posato da studio, non solo mettono in scena, ma raccontano come nel frame di un film. La sua carriera è ricca di soddisfazione, e tra le tante nel 1978 Barbieri è indicato da Stern tra i quattordici autori che hanno fatto la storia della fotografia di moda. Le sue fotografie sono esposte in sedi prestigiose in tutto il mondo, al Victoria and Albert Museum di Londra, alla National Portrait Gallery di Londra e al Kunstforum di Vienna.
 

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