La storia di Sarre è quella delle sue parrocchie, Saint Maurice e Saint Eustache. Il volume “Saint-Maurice de Sarre, Une paroisse, ses curés” racconta più di 5 secoli di storia della comunità che si riunisce attorno alla chiesa che sorge nella parte centrale del comune. L’Imprimerie Duc, che ha pubblicato il libro, ha vinto il primo premio del prix René Willien, assegnato da esattamente da 20 anni alle case editrici che incoraggiano e finanziano prodotti editoriali di interesse storico, culturale, sociale, geografico ed etnografico, redatti almeno parzialmente in francese o patois francoprovenzale. Una grande soddisfazione per Stefania Roullet e Adriana Meynet, che hanno raccolto molte testimonianze inedite, restituendo alla popolazione una consistente parte del proprio passato. I cittadini di Sarre li hanno ringraziati patrocinando il progetto, sia moralmente che economicamente. Il riconoscimento è stato consegnato ieri sera nel salone delle manifestazioni del palazzo regionale, direttamente da Augusto Rollandin.
Il secondo e terzo premio sono invece stati assegnati a Musumeci Editore. Si tratta di “Champorcher Ieri e Oggi. I cambiamenti del paesaggio attraverso le immagini di un secolo”, curato dalla Biblioteca comunale Pierino Danna di Champorcher sotto la direzione di Mauro Bassignana, Claudine Remacle e Fausta Baudin, e “Rites & Fêtes en Vallée d’Aoste”, realizzato dal Brel, Bureau Régional Ethnologie et Linguistique.
Molto apprezzato anche il lavoro delle case editrici premiate con menzioni speciali: l’Imprimerie Testolin, per l’opera “I vagabondi delle Alpi. Le spedizioni delle Guide alpine di Courmayeur dal 1888 al 1914”, di Luciano Mareliati, e la Tipografia Valdostana, per l’opera “Prêtres, évêques, abbés. Saints protecteurs des vallées alpines entre art et dévotion”, di Roberta Bordon, Alessandra Vallet e Viviana Maria Vallet.