C’è un preciso momento della giornata, il crepuscolo, in cui la luce lascia spazio all’oscurità, conducendoci per qualche istante al confine tra metafora e realtà, tra illusione e rivelazione: è quella “zona” che si colloca “Entre chien et loup”, immortalata negli scatti di Sophie-Anne Herin, in mostra al Castello Gamba – Museo di arte moderna e contemporanea di Châtillon. L’esposizione di 38 fotografie, inaugurata ieri – ça va sans dire – al tramonto, è curata da Olga Gambari, giornalista, critica e curatrice indipendente che da anni si occupa di progetti artistici multidisciplinari, ed è visitabile fino al 16 giugno 2024.
Per l’occasione, la dimora novecentesca del barone Gamba è diventata la cornice di un percorso iniziatico che parte dal basso e sale verso l’alto, attraverso i tre piani dell’edificio. Sophie-Anne Herin, enfant du pays (è originaria di Antey, a pochi chilometri dal castello che ospita la mostra ndr), formatasi al Dams di Bologna e poi allo I.E.D. di Torino, torna ad esplorare temi complessi attraverso un viaggio introspettivo e ricco di contaminazioni tra fotografia e installazione. Tra cane e lupo, ovvero tra la luce del giorno e l’oscurità della notte, si dipanano i fili di un tempo sospeso, carico di immagini perturbanti che attingono a un substrato di archetipi. È il momento del crepuscolo, dove i confini si smaterializzano. La fotografa ha trovato nell’Envers il simbolo stesso dell’attraversamento di questo confine geografico e mitico. Si chiama così il versante in ombra della montagna, ricco di boschi, che per lunghi mesi d’inverno non è illuminato dal sole.
Si tratta, come scrive Gambari nel testo critico dedicato alla mostra, di “un mondo inverso fuori dal tempo dove l’artista ci immerge, un mondo che lei schiude in un ritratto libero, lontano da qualsiasi didascalismo, dagli stereotipi tradizionali di genere della fotografia di paesaggio, di montagna”. Le immagini proposte giocano sui contrasti di luci, raccontando ciascuna la propria storia attraverso uno stile libero. “Sono nata in un paese che in inverno non gode di molte ore di luce e l’idea della penombra è qualcosa di familiare – spiega Herin –, una mappa di declinazione di luminosità che orienta il mio sguardo.”
Il primo piano del Castello Gamba è popolato di paesaggi, animali e persone che provengono proprio dall’Envers: ogni immagine è una storia che emerge dal buio grazie a un lavoro molto pittorico giocato sui contrasti di luce.
Al secondo piano ci si incammina lungo i percorsi dell’immaginazione, del desiderio e dei sensi, approdando tra gli spazi siderali. Qui ammiriamo galassie, mappe e scie luminescenti, piccole luci nomadi, fluorescenze di lucciole catturate dal “terzo occhio” dell’obiettivo fotografico. Creature notturne, vibranti ed effervescenti.
Infine, salendo ancora, accediamo al sogno, e alla ricca attività onirica che appartiene all’autrice. Il terzo piano è il regno della “baubo”, figura divina diffusa in alcune culture antiche, ipersensibile creatura che vede attraverso i capezzoli e parla attraverso la vulva, simbolo dell’origine del mondo. Rappresenta l’accesso incondizionato alle emozioni: la sua effige, moltiplicata su un tessuto leggero e trasparente, appare nell’altana del castello come una presenza fantasmatica. “Da piccola non vedevo l’ora di andare a dormire per poter sognare, ancora adesso ho un’attività onirica intensa che per me è preziosa”, racconta l’artista.
Scheda della mostra
Titolo | Entre chien et loup di Sophie-Anne Herin
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A cura di | Olga Gambari
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Sede | Castello Gamba – Museo di Arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta
Località Crêt-de-Breil, 11024 Châtillon
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Date | 28 marzo – 16 giugno 2024
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Opening | mercoledì 27 marzo, ore 18
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Ingresso | compreso nel biglietto di ingresso al museo (6 euro intero, 4 euro ridotto)
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Orari | marzo 10.00-17.00 | aprile-giugno 9.00-19.00
chiuso il lunedì eccetto festivi
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Catalogo | Prinp Editoria d’arte Torino
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Info al pubblico | Tel. +39 0166 563252 | www.castellogamba.vda.it
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Eventi correlati | Visite guidate alla mostra con l’artista il 13 aprile e il 25 maggio 2024 e con la curatrice il 26 aprile 2024
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