Ferrovia, Rfi alla Regione: “Stop all’Aosta- Pré Saint-Didier dal 13 dicembre”

In una missiva del 27 ottobre Rfi suggerisce alla Regione di intervenire solo sull'Aosta - Chivasso "sospendendo temporaneamente" il servizio dell'Alta Valle dal 13 dicembre.
Stazione di Aosta
Economia

"Sono in corso delle valutazioni, la tratta è un problema". Così il 16 ottobre scorso, a margine della conferenza stampa di Giunta, rispondeva il Presidente della Regione a chi gli domandava se erano fondati gli allarmi lanciati dai pendolari sulla possibile chiusura dell’Aosta-Pré-Saint-Didier. E mentre l’Amministrazione regionale continuava a ragionare, a due giorni dal varo del bilancio, il 27 ottobre, la soluzione arrivava da Rfi. Con una missiva indirizzata alla Regione la società suggeriva di "procedere in una prima fase alla realizzazione dei soli interventi programmati sulla tratta Chivasso – Aosta" per 20 milioni di euro, chiudendo quindi, o come scrive Rfi "sospendendo temporaneamente"  l’Aosta-Pré-Saint-Didier dal prossimo 13 dicembre. Data in cui entrerà in vigore l’orario invernale. 

Le motivazioni tracciate da Rfi sono le stesse fornite dall’Assessore regionale ai Trasporti, Marguerettaz nel consiglio del 20 ottobre scorso: la linea "con volumi di traffico ridotti (24 treni al giorno con una media di 350 viaggiatori al giorno) presenta "numerosi punti di degrado del corpo stradale e dell’armamento ferroviario" e richiede pertanto "un piano di interventi straordinari di manutenzione con costi vicini ai 15 milioni di euro".  

Interventi che secondo Rfi sono improcrastinabili, da effettuare non oltre il mese di dicembre, e che in ogni caso porterebbero alla chiusura della tratta per sei mesi. Investimenti, per i quali Rfi ammette di non aver a disposizione le necessarie risorse, e che in ogni caso non porterebbero alla risoluzione definitiva del problema che si ripresenterebbe a medio termine comportando "nuovi e costosi interventi".  Infine è la stessa società a ricordare l’esistenza di un servizio di autobus che "di fatto si sovrappone al servizio ferroviario". 

La notizia di una sempre più probabile chiusura della tratta – nel bilancio 2016 la Regione ha stanziato 6 milioni in meno per il trasporto ferroviario – ha scatenato le prime reazioni con il lancio di una petizione online, sottoscritta in poche ore da oltre un centinaio di cittadini. Nel testo dell’iniziativa viene ricordato come "di recente sono stati spesi quasi un milione di euro per la messa in sicurezza di alcune gallerie e se dovessero chiuderla sarebbe l’ennesimo spreco italiano".  

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