La Salle, il Relais Mont Blanc Hotel affida il rilancio all’ex manager del “Cipriani”

Un nuovo direttore e un nuovo chef per il Relais Mont Blanc Hotel & Spa di La Salle, uno dei primi cinque stelle di tutta la Regione. L'intervista a Francesco Berto di Treviso realizzata da Jessica Cavallero.
sindaco di La Salle Loris Salice e Francesco Berto
Economia

Dalla Laguna al Monte Bianco. Dal lussuoso Hotel Cipriani di Venezia, all’ex Mont Blanc Hotel Village ora Relais Mont Blanc Hotel & Spa di La Salle, uno dei primi cinque stelle di tutta la Regione. Lo scorso anno la struttura era stata venduta all’asta e acquisita dalla società Angel Re di Milano che ne ha affidato la gestione al gruppo Italian Hotel Collection che conta strutture nelle Alpi e in Sardegna. Francesco Berto di Treviso, è il suo nuovo direttore.

Da Venezia a La Salle, perché?

“Sono stato rapito dalla bellezza di questo posto, dai dettagli e dalle finiture della struttura ma anche dalla località. Grazie ai numeri ridotti, l’Hotel può essere definito quasi più una casa che un albergo con un carattere rustico e tipicamente alpino e con una finestra aperta sul Monte Bianco”.

Che cosa porta della sua esperienza veneziana ai piedi del Monte Bianco?

“Come si usa dire in cucina, sono stato “marinato” dalla cultura del servizio che è alla base di tutto questo lavoro, una grande scuola è stata per me la Compagnia Italiana Grandi Alberghi, uno dei maggiori gruppi mondiali del settore alberghiero di alto livello nata a Venezia e oggi acquisita da Mariott oltre ad esperienze un po’ in tutta Italia e all’estero, specialmente a Londra. Porto il vissuto dei miei dieci anni in “casa” Cipriani, posizionata tra le prime dieci al mondo, quella attenzione per il cliente che applico anche qui dove grazie ai numeri più piccoli (49 camere e 43 dipendenti) la standardizzazione viene messa in secondo piano, sei più il padrone di casa e ti attivi in prima persona. Al Cipriani abbiamo portato avanti diversi progetti solidali, anche in Senegal, mi piacerebbe potessero essere realizzati anche qui”.

Come coniugare un’aspirazione internazionale al legame con il territorio?

“Avvicinarsi all’elemento locale e alle dinamiche del territorio è fondamentale. Il nostro obiettivo è che l’albergo diventi un punto di riferimento per La Salle dove anche i residenti possano venire non solo per occasioni speciali. Devo dire che ho trovato un’accoglienza che non mi aspettavo, con una forte presenza di aziende locali che mettono una grande passione nel loro lavoro e con le quali stiamo lavorando bene soprattutto nella ristorazione. Come priorità vogliamo rilanciare la ristorazione con una cucina all’altezza di questo posto. Daniele Provezza è il nostro giovane chef. A soli 26 anni ha già collezionato esperienze internazionali con tanti anni in Svizzera dove ha lavorato al celebre ristorante Villa Principe Leopoldo mentre nell’ultimo anno ha aperto il quarto ristorante subacqueo delle Maldive”.

Ieri alla presenza dei vostri colleghi, delle autorità locali e di grandi nomi dello sport come il ciclista Claudio Chiappucci, avete presentato il nuovo corso della struttura. Oltre ad una nuova direzione anche un nuovo nome, perché l’esigenza di cambiare?

“Abbiamo voluto calcare la mano sulla parola Relais perché ne connota le dimensioni, una struttura dalle misure contenute con un ottimo posizionamento sul territorio di La Salle, lontano quanto basta dal caos ma vicino a tutti i servizi che gli ospiti cercano”. 

Qual è la tipologia di viaggiatori che desiderate attrarre?

“Al momento il mercato più importante rimane quello italiano di prossimità (Piemonte, Lombardia e Liguria). In Valle il primo mercato straniero dovrebbe essere quello inglese ma noi abbiamo una buona presenza di clientela svizzera sia francese che tedesca di transito verso l’Italia ma anche scandinavi nella stagione estiva. Puntiamo ad una clientela medio-alta cercando di attirare anche turisti americani, mercato non facile da penetrare ma che ha grande interesse nelle Alpi. Dopo l’acquisizione abbiamo iniziato un nuovo lavoro di riposizionamento, da un target medio alto ad alto ci vuole pazienza, costruzione, programmazione e visione. In estate ci sarà molto da lavorare sul turismo attivo, il mondo della bike, passeggiate, arrampicate, mentre un altro segmento importante è quello degli eventi aziendali ma con numeri contenuti”.

Questa struttura ha una storia di ritiri calcistici alle spalle. Intendete proseguire?

“Sì, abbiamo già ospitati le Primavere giovanili di Torino, Juventus e la squadra femminile del Milan ma intendiamo anche concentraci sul filone delle autovetture sportive con un’attenzione alla nicchia del cicloturismo con i principali operatori americani”.

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