Rimborsi chilometri ai forestali, il Savt: “La politica abdica al suo ruolo decisionale”

Il sindacato annuncia, quindi, ai propri iscritti e a tutti gli addetti del settore idraulico-forestale regionale "di essere fermamente intenzionato a sostenere ed appoggiare i lavoratori che vorranno intraprendere i ricorsi per vedersi riconosciute, finalmente, le proprie istanze".
operai forestali
Economia

Fumata nera ieri nell’incontro fra le organizzazioni sindacali di categoria e l’Assessore all’Ambiente Albert Chatrian sulla questione dei rimborsi chilometrici agli operai idraulico- forestali.
Come emerso in Commissione, la parte politica, sostenuta da un parere legale dell’Avvocatura regionale, ha ribadito che “non intende procedere al pagamento né delle somme arretrate (la sospensione del rimborso chilometrico risale alla stagione lavorativa 2011) né delle somme dovute per la stagione lavorativa in corso, riservandosi di legiferare, in un generico futuro, in materia di rimborsi chilometrici”.

Parole trovano il disappunto del Savt “per questa ennesima chiusura da parte dell’Amministrazione regionale nel riconoscere i diritti dei lavoratori idraulico- forestali, pesantemente e costantemente penalizzati da una decina d’anni a questa parte da tutti i Governi regionali succedutisi”.

Il sindacato annuncia, quindi, ai propri iscritti e a tutti gli addetti del settore idraulico-forestale regionale “di essere fermamente intenzionato a sostenere ed appoggiare i lavoratori che vorranno intraprendere i ricorsi per vedersi riconosciute, finalmente, le proprie istanze”.

Per il segretario regionale del Savt Forestali Dimitri Demé “ancora una volta, la politica abdica dal suo naturale ruolo decisionale, obbligando di fatto i lavoratori a rivolgersi ai tribunali per tentare di vedersi riconosciuti i propri diritti”.

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