Turismo in Valle d’Aosta, gli effetti del “lockdown” e le prospettive per l’estate

L’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta di TurismOK ha appena pubblicato i dati relativi al turismo valdostano dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, quelli della chiusura. Cominciano a vedersi, però, i "picchi di traffico" sulla domanda turistica per la montagna.
Ru Neuf
Economia

L’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta di TurismOK ha appena pubblicato sul proprio sito i dati relativi al turismo valdostano dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020. I primi mesi dell’anno, come già indicato nella nostra indagine sul turismo in Valle d’Aosta nell’inverno 2019/20, hanno mostrato un incremento rispetto agli anni passati ma dalla 2° settimana di marzo la situazione non è stata assolutamente la più rosea: il lockdown ha ovviamente impedito ai turisti stranieri di accedere in Valle d’Aosta facendo precipitare, spesso a valori nulli, gli arrivi e le presenze nelle strutture ricettive. Dall’altra parte, la chiusura delle frontiere interne ha bloccato gli spostamenti dalle regioni limitrofe e dal resto d’Italia, riducendo di oltre il 50% il numero di arrivi e presenze dei turisti italiani.

Per fare un raffronto e mostrare quali siano state le differenze per il mese di marzo 2019 rispetto a marzo 2020, basti guadare ai dati relativi ai comprensori: per l’intera Regione Valle d’Aosta le presenze degli italiani sono state del -73%, mentre quelle degli stranieri del -87%.

Considerando il mese di maggio i dati presentano una negatività ancora più accentuata: i turisti italiani si attestano ad un -91% rispetto al mese di maggio 2019 in tutta la Regione Valle d’Aosta e i turisti stranieri presentano una inflessione negativa del -99%.

 

dati turismo valle daosta primavera

 

È ovviamente da tenere presente, da una parte, il lockdown imposto all’Italia intera, dall’altra la chiusura di tutte le frontiere europee che ha visto la riapertura solamente nelle prime settimane di giugno.

Infatti, gli ultimi dati a disposizione dell’Osservatorio turistico sono più confortanti e prospettano una ripresa, anche se graduale, consegnando una prima boccata d’aria al turismo della Regione Valle d’Aosta.

Le prospettive dell’estate valdostana 2020

Come si prospetta l’estate 2020 per il turismo valdostano? Quale è la situazione generale che può essere visualizzata in questo momento? L’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta di TurismOK cerca di dare risposta a queste domande con l’utilizzo delle informazioni raccolte da più fonti: non si analizzano esclusivamente flussi turistici nelle strutture ricettive ufficiali, ma anche numero di accessi stradali nella nostra regione e nelle valli laterali, le visite ai siti web turistici, l’utilizzo di canali  di intermediazione, ecc..

Si possono indicare alcuni dati e considerazioni per poter studiare il fenomeno turistico nell’attuale estate post-riapertura a partire dal livello di prenotazioni verso le quali, come prospettato, il turismo valdostano è attualmente indietro rispetto agli anni precedenti. In particolare, nelle località turistiche storicamente forti, il grosso delle prenotazioni per l’intera estate era già pressoché sold out.

Così non è per questa estate 2020, l’effetto è però parzialmente compensato da uno slittamento della finestra di prenotazione in avanti e quindi un maggior volume percentuale di prenotazioni sotto data: si passa quindi da una booking window di 29 giorni a una di 9.

In effetti, i dati confermano che su 100 siti web di strutture ricettive valdostane prese a campione, si registra a giugno 2020 un +16% delle visite rispetto allo stesso periodo del 2019.

La domanda turistica per la montagna è attualmente caratterizzata da picchi di traffico a livello di richieste ai quali fanno seguito alcune conferme e un alto numero di cancellazioni, questa situazione riscontrabile non solo in Valle d’Aosta, ma è stato osservato in regioni competitor come ad esempio il Trentino.

Quello che si può riscontrare è che le strutture con politiche di cancellazione più flessibili hanno mediamente un volume di operazioni (in termini di prenotazioni/cancellazioni) molto più consistente delle strutture con policy più restrittive.

Mentre a livello di tariffe, sono risultate poche le strutture che hanno cercato di giocare d’anticipo, abbassando sensibilmente le tariffe. La maggioranza si è attestata sui livelli storici, accettando e in qualche caso cercando volutamente l’abbassamento dei tassi di occupazione, ritenendo più sicuro, a livello sanitario e amministrativo, gestire minori volumi non rischiando di incorrere in sanzioni.

Spiragli positivi sembrano esistere per gli alloggi autonomi e le case vacanze come anche per le località turistiche di secondo piano (e zone a basso livello di urbanizzazione) che stanno sperimentando livelli di occupazione mediamente pre-Covid. In queste strutture ricettive non mancano situazioni migliorative rispetto al passato, a differenza della soluzione Hotel senza colazione che, a dispetto delle previsioni, sta mostrando risultati poco soddisfacenti.

L’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta si è poi focalizzato sul terzo weekend di giugno 2020 considerando dati appena raccolti e che possono dare un’immagine il più possibile aderente alla realtà attuale.

Prendendo in considerazione il fine settimana dal 19 al 21 giugno, la situazione turistica valdostana si presenta in timida ripresa del turismo in Valle d’Aosta: gli accessi stradali dal Piemonte sono aumentati del 9.7% rispetto allo stesso week end del 2019 con un’impressione di un’importante ripresa in termini di numeri turistici in tutte le località.

Scopri tutti dati di questa ricerca sul sito web dell’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta

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