Valfidi/Confcommercio, chiuso l’accordo. I commercianti valdostani “tornano a casa”

L'accordo permetterà alle imprese valdostane di tornare a beneficiare dei contributi in conto interessi della Regione, agevolazioni venute meno con l’accorpamento nel confidi piemontese del 2016.
Conferenza stampa Valfidi del 30 maggio 2019
Economia

Confcommercio “torna a casa”. È stato infatti sottoscritto nel mese di aprile – e ufficializzato oggi, 30 maggio di fronte ai giornalisti – l’accordo che Valfidi ha stretto con Ascomfidi Nordovest – confidi piemontese che nel 2016 aveva incorporato i commercianti valdostani – che permetterà alla Cooperativa di Garanzia di “mettere sotto la propria ala” il ramo degli imprenditori locali.

Un accordo che permetterà alle società valdostane di tornare a beneficiare dei contributi in conto interessi – e di altri supporti economici – erogati dalla Regione, agevolazioni venute meno con l’accorpamento nel confidi piemontese.

Un accordo che, per il Presidente Valfidi Laurent Vicquéry, ha tre obiettivi: “Anzitutto dare un supporto vero alle imprese del territorio – spiega -, riportare ad Aosta quelle che hanno operato in Piemonte garantendo loro condizioni più favorevoli, fare rete e far lavorare assieme le associazioni del territorio e aumentare la parte patrimoniale per andare verso la soglia dei 150milioni di euro per le attività finanziarie, entro il 2021, che Bankitalia ha individuato come obiettivo”.

Soddisfatto anche il Presidente Confcommercio Graziano Dominidiato: “Questo accordo è la strada più semplice per dare ai nostri associati ciò di cui hanno bisogno: un accesso al credito agevolato e garantito da una confidi che ha dimostrato di sapere fare molto bene il proprio mestiere nella nostra Regione”.

Un ritorno in Valle che ha fatto storcere qualche naso, ma che Domidiato spiega così: “Le operazioni di ritorno non sono sempre ben viste dalla Banca d’Italia, ma abbiamo dimostrato che questa era la soluzione ottimale per le imprese valdostane. Un’operazione nell’esclusivo interesse degli associati, e arrivare alla soglia dei 150 milioni permetterà di rafforzare ancor più Valfidi”.

E, annunciando l’apertura di uno sportello per il credito in Confcommercio, aggiunge: “Ora lavoreremo nel modo migliore per ridare un po’ di serenità alle imprese che hanno bisogno di supporto in questa situazione particolarmente dedicata del comparto economico”.

Se l’obiettivo di Valfidi era “fare rete” gli ospiti al tavolo dimostrano che la direzione della Presidenza Vicquéry sta dando i primi frutti: “la scelta di Confcommercio è da applaudire – spiega invece Stefano Fracasso, Segretario di Confartigianato Valle d’Aosta -, una scelta coraggiosa perché ha capito l’importanza di una società che tuteli gli imprenditori valdostani sul proprio territorio, un tessuto di micro-imprese peculiari e ben radicate, non semplice da capire al di fuori dai confini regionali”.

Dello stesso avviso Massimo Pesando, Vicepresidente di Cna: “È importante che un ramo di impresa ritorni territorialmente, ma anche l’unificazione delle associazioni a tutela dei datori di lavoro. È molto bello. A livello nazionale c’è Rete Imprese Italia, noi abbiamo aperto una collaborazione che vuole tutelare tutte le imprese ed aiutare tutte le associazioni iscritte. Non si è più ragionato per interessi personali ma esclusivamente verso quelli delle società, oggi messe a dura prova su tutti i fronti”.

Un’operazione che, però, non vuole esaurirsi qui: “Questo non è un intervento risolutivo – chiude Vicqéry -, ma il primo passo verso soluzione più ampia che contiamo di concludere assieme a Confidi Valle d’Aosta”.

Laurent Vicquéry e Graziano Dominidiato
Laurent Vicquéry (Valfidi) e Graziano Dominidiato (Confcommercio)

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