Valgrisenche, le nuove regole fermano l’eliski

Le piazzole non saranno più occasionali, ma gestite e permanenti. Vanno censite, sulla base di requisiti specifici e serve l’assenso di ogni proprietario dei terreni. Il Comune al lavoro per adempiere.
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Economia

“È una tegola che ci cade in testa, anche se ce la aspettavamo. Ci sono stati incidenti, bisogna fermarsi un attimo e ripartire con il piede giusto”. Sono le parole del sindaco di Valgrisenche, Riccardo Moret, riguardo alle circostanze che hanno fermato l’eliski nella località sovrastata dal Gran Paradiso. Nelle nuove regole stabilite dall’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile, l’Enac, sparisce il concetto di piazzola occasionale. Tutte le superfici diventano gestite, permanenti e puntualmente censite.

In sostanza, gli elicotteri usati per il trasporto degli sciatori potranno atterrare solo in quei punti, ma occorrerà ottenere l’assenso dei proprietari dei terreni su cui insistono. In molti casi, il dialogo non appare complesso, perché avverrà con enti pubblici (segnatamente lo stesso Comune, o la Regione), però “ci sono mappali di proprietari privati”, spiega il Sindaco, rappresentati spesso da più parenti, succeduti all’originale titolare della particella.

Ciò fa sì che la raccolta degli assensi si prospetti più lenta. A tale adempimento si somma poi il fatto che la nuova disciplina introduce anche caratteristiche specifiche per le superfici permanenti: devono essere in piano (pendenza non oltre i 5 gradi) e il loro diametro minimo sarà conseguenza della lunghezza dell’elicottero destinato ad atterrarci. Devono esserci poi delimitazioni con paline e un indicatore per la direzione del vento, in una logica di maggiore controllabilità.

Su una trentina di punti usati sino ad oggi a Valgrisenche, all’“identikit” potrebbero non risponderne due o tre. Non un problema insormontabile, ma la conseguenza delle nuove prescrizioni è che il Comune, che aveva appena pubblicato un nuovo bando d’appalto triennale, lo ha ritirato e la stagione di eliski è ora ferma. “C’è tempo fino al 31 dicembre 2020 – aggiunge Moret – per predisporre la nuova cartografia. Sulla base di ciò che riusciremo a raccogliere, metteremo mano ad atti amministrativi”. Di certo c’è che l’eliski “è una nicchia di turismo della quale non si può fare a meno”.

Quanto all’impatto di tale attività sul territorio, motivo nel tempo di polemiche in Valle, Moret specifica che “abbiamo stabilito zone ‘eliski-free’ dove possono andare solo scialpinisti”, perché con lo spirito giusto la coesistenza è possibile. “È chiaro che vogliamo mantenere l’eliski. – conclude il primo cittadino – Economicamente è interessante per il Comune, con la convenzione (il bando ritirato ammontava a 170mila euro, ndr.) e c’è anche dell’indotto”. Insomma, per adempiere alla disciplina Enac è partita la corsa contro il tempo.

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