6 milioni di euro al Casinò, i sindacati tornano a chiedere un incontro alla Giunta

I sindacati ricordano come la "fretta sia dettata dal fatto che l'andamento aziendale è sempre più preoccupante: le sale sono drammaticamente vuote, i rapporti tra i vari reparti di gioco e l'azienda sono sempre più tesi".
Il Casinò di Saint-Vincent
Economia

Quali sono le intenzioni del Governo regionale sulla casa da gioco di Saint-Vincent? E i 6 milioni di euro arriveranno? I sindacati tornano a chiedere alla Giunta regionale un incontro per ottenere delle risposte a queste e altre domande. 

Le segreterie regionali di Cgil, Csil, Savt, Snalc e Uil in una nota denunciano "come a tutt'oggi il neo governo regionale non abbia concesso l'incontro richiesto con urgenza per fare il punto della situazione sulla casa da gioco di Saint Vincent. Pur comprendendo la necessità di approfondire il dossier da parte dell'assessore competente, si ritiene che non si possa più attendere per avere un confronto su una tematica di tale importanza e delicatezza".

I sindacati ricordano come la "fretta sia dettata dal fatto che l'andamento aziendale è sempre più preoccupante: le sale sono drammaticamente vuote, i rapporti tra i vari reparti di gioco e l'azienda sono sempre più tesi, le relazioni sindacali sono praticamente inesistenti. Il piano di ristrutturazione aziendale è rispettato solo per quanto riguarda la riduzione dei costi, mentre il rilancio e la crescita degli introiti sono inesistenti".

Vilma Gaillard,Giorgio Piacentini, Claudio Albertinelli, Giorgio Bertoldo e Tino Mandricardi si dicono in particolare "preoccupati" in relazione alla "volontà della regione di erogare   meno la terza tranche di finanziamento prevista dalla legge del valore di 6 milioni, che scade a fine luglio".

Altra questione riguarda il rapporto con la DeVere Concept.
"I tornei di poker pare non abbiamo portato nessun valore aggiunto alla casa da gioco, come peraltro previsto e denunciato dalle OO.SS. in tempi non sospetti. Invece di creare indotto per i tavoli da gioco, le manifestazioni organizzate stanno solo rappresentando un costo, quando in teoria, dovevano essere a costo zero per l'azienda. Oltretutto sono avvenuti episodi che rischiano di essere al limite della legalità e del rispetto del disciplinare, sui quali si esigono delle risposte precise da parte dei rappresentanti della proprietà".

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