Le opportunità e le sfide della digitalizzazione sono state al centro della Digital Alps Conference, la due giorni di incontri organizzata a Skyway Monte Bianco dalla Regione nel quadro della Strategia europea per la Macroregione alpina (EUSALP).
Fra le sfide da affrontare Brando Benifei, europarlamentare è intervenuto da remoto per spiegare le negoziazioni in atto al parlamento europeo per un regolamento sul tema dell’intelligenza artificiale, a cui è stata dedicata una commissione speciale.
Ricordando come sul tema esiste già un Gdpr, Benifei ha spiegato la necessità di regolamentare il tema perché “ogni paese cominciava a farsi le sue regole e questo avrebbe danneggiato il mercato unico. Un regolamento permette un’armonizzazione, mentre se non abbiamo regole comuni, si crea concorrenza sleale”.
Il regolamento punta a intervenire su alcuni sistemi rischiosi. Dalla crescita cognitiva dei bambini, ai luoghi di lavoro, dalle infrastrutture digitali alla giustizia fino ai servizi pubblici essenziali.
“Individuiamo delle aree sensibile e mettiamo delle regole più stringenti per poter immettere sul mercato comuni dei sistemi di intelligenza artificiale. Sono dei parametri che andranno soltanto sui sistemi ad alto rischio. Abbiamo sistemi e usi che possiamo considerare non desiderabili e altri che non funzionano ancora bene”.
Il regolamento insiste anche sull’intelligenza artificiale generativa: “Su questo identifichiamo delle obbligazioni di trasparenza, cioè vogliamo che siano identificabili i contenuti prodotti dall’intelligenza artificiale, i deep fake, quelli per cui io vengo rappresentato in maniera irrealistica a dire e fare cose che non ho mai detto o fatto. È una frontiera della disinformazione che noi vogliamo gestire e contenere”. Altro tema legato all’A.I è quello del copyright. “Senza queste regole tutti i rischi vengono scaricati sugli utilizzatori. Noi non cancelleremo i rischi, ma creiamo le condizioni per creare fiducia, vogliamo che i nostri cittadini possano sentirsi sicuri nell’utilizzare questi sistemi”.
Il tema dell’intelligenza artificiale compare quest’anno per la prima volta anche nel Defr, approvato dalla Giunta regionale, come ricordato dall’Assessore regionale Luciano Caveri.
“La digitalizzazione non è più un traguardo ma un punto di ripartenza. – ha evidenziato Caveri – Perché, posto che la transizione digitale dei territori montani sia un dato ormai acquisito, bisogno ora lanciare e strutturare sulle iniziative innovative e progetti utili affinché queste comunità possano mantenere la propria identità e gestire i cambiamenti che si prospettano in un futuro non così lontano, spesso dettati da trend globali. Vuol dire essere connessi senza per questo perdere il proprio patrimonio, in primis culturale ma anche economico. Penso quindi a settori come l’agricoltura e il turismo, ma anche la scuola e in particolar modo ai presidi scolastici di montagna e quelle che sono e saranno le trasformazioni delle forme di lavoro, di cui remote working e coworking sono solo un inizio. Tutta una serie di nuove competenze, collegate al digitale applicato ai vari settori, dovranno essere sviluppate e dovremo investire in questa direzione”.