Il flop della stagione invernale e un lento decollo estivo. Condizioni meteo avverse e un numero di turisti inferiore alle attese. Ma, ad agosto, la Valle del Cervino torna finalmente a respirare. A Breuil, per le vie del centro, si contano le presenze pre-pandemia. Qualche straniero c’è, ma a spadroneggiare è la clientela italiana.
“Nella settimana di Ferragosto si torna a lavorare bene. Ci mancherebbe altro non fosse così” afferma Matteo Zanetti dell’Hotel Excelsior Planet, delegato Adava del comprensorio di Breuil-Cervinia. Anche Palmira Neyroz, titolare dell’Hotel Edelweiss, conferma il recente aumento dei turisti. “Le prenotazioni per queste due settimane sono buone, anche se sono state all’ultimo secondo” racconta la Presidente del Consorzio Cervino Turismo Barbara Zavattaro.
Come sarà il dopo Ferragosto? “Difficile da dire” secondo Zanetti. “Le prenotazioni sono tutte sotto data. È sempre una telefonata oggi per una prenotazione dopo due o tre giorni”.
L’obiettivo è già puntato verso la prossima stagione sciistica. L’indotto positivo di una manciata di giorni non è sufficiente per salvare un comprensorio che vive di turismo invernale.
La preoccupazione è alle stelle. “Quello che preme più di tutto in questo momento è capire quali saranno le impostazioni per l’inverno prossimo” afferma Zanetti. L’albergatore ricorda con rammarico come lo scorso anno “a 500 metri di distanza (in Svizzera, Zermatt) si sciava, mentre da noi era tutto chiuso. Speriamo che ciò non si ripeta”.
“Voglia di sciare ce n’è tanta. Per l’inverno chiediamo solo di avere delle informazioni precise e chiare già da subito”. A Cervinia gli impianti riapriranno il 16 ottobre. “Gli operatori devono sapere cosa dire ai clienti ed è importantissimo che ci siano delle linee guida a breve” (Barbara Zavattaro, Aux Pieds du Roi).
Discordanti i pareri sul Green Pass. Per alcuni la carta verde avrebbe creato confusione generando disdette e problematiche in fase di prenotazione. Secondo altri “sembrerebbe non ci siano grandissimi problemi perché tutti si stanno ormai dotando dello strumento”.
Scendendo di quota, a Torgnon, il delegato Adava Davide Perrin parla di un luglio segnato dal tempo incerto. Solo cinque le giornate di pieno sole. Grazie ad alcuni eventi organizzati ad hoc si è riusciti a “tamponare una situazione piuttosto incerta”. Buona la settimana di Ferragosto. “Le strutture ad oggi sono piene con prenotazioni fino al prossimo weekend”.
La clientela della media valle, perlopiù italiana e di prossimità, è “informata e preparata, consapevole del fatto che deve mostrare il Green Pass” afferma il titolare del Ristorante Alpe Gorzà.
Timori in vista dell’inverno. “Nonostante il piano vaccinale sia rispettato i contagi ci sono”. “Siamo fiduciosi affinché le contromisure adottate possano permettere alle strutture di aprire e di lavorare nella speranza che non si ricada in un altro lockdown totale, come già accaduto, perché sarebbe drammatico per tutti noi”.
Arrivando a Valle, a Saint-Vincent la stagione estiva è partita con il piede sull’acceleratore grazie a Musicastelle e al campionato italiano di Biliardo. Più calmo il mese di luglio che ha ceduto il posto a un agosto decisamente più carico. “Il problema sarà dal 22” racconta il delegato Adava Alessandro Perosino dell’Hotel Elena. “Per ora ancora zero prenotazioni per settembre. Anche le prenotazioni per queste due settimane centrali – che registrano il tutto esaurito – fino ai primi di agosto latitavano. La gente si è mossa all’ultimo come l’anno scorso”. Pochi gli stranieri che scelgono la Riviera delle Alpi. All’Hotel Elena, in queste due prime settimane di agosto, su 893 presenze solo 82 sono straniere.