"La riforma del Credito Cooperativo Italiano non può e non deve essere fatta senza e contro i lavoratori. Il Credito cooperativo deve rinnovarsi e consolidarsi e non è tagliando i diritti contrattuali che si riformerà." Così in una nota Fabi, Fiba Cisl e Cgil Fisac. I sindacati hanno riunito nel pomeriggio di oggi in assemblea una 80ina di lavoratori della Bcc valdostana, in previsione dello sciopero nazionale della categoria proclamato per lunedì 2 marzo.
Lo stato di agitazione dei lavoratori è motivato dalla disdetta del contratto nazionale e dei contratti integrativi da parte di Federcasse e delle Federazioni locali. I sindacati di categoria dicono no a riforme e/o autoriforme che, di fatto: cancellano il principio mutualistico e il lavoro e i lavoratori.
La Banca di Credito Cooperativo occupa oltre 120 dipendenti con 22 filiali sul territorio valdostano.