E’ stato approvato ieri, venerdì 13 gennaio, il Programma regionale di bonifica sanitaria del bestiame per il 2017.
Il documento prende atto che in Valle d’Aosta il 100 per cento di allevamenti è indenne da rinotracheite bovina infettiva (IBR) e allo stesso tempo conferma per la regione, il raggiungimento per il quarto anno consecutivo, su sei anni dei criteri per l’ottenimento della qualifica di “territorio ufficialmente indenne”, anche dalla tubercolosi bovina mentre, si sono mantenute tutte le qualifiche sanitarie in possesso della Regione e, precisamente, per brucellosi e leucosi bovina e brucellosi ovi-caprina.
Nel provvedimento approvato del Governo regionale si certifica, quindi, come nel 2016 sia stato positivo il piano di eradicazione delle malattie soggette a profilassi obbligatoria non essendosi verificato nessun caso di malattia.
“La nuova strategia per mantenere questi risultati – secondo il dr. Mauro Ruffier, veterinario dirigente della Struttura Igiene e Sanità Pubblica e Veterinaria dell’Assessorato Sanità, – riguarda essenzialmente l’introduzione di misure sulla movimentazione dei capi di bestiame. Azioni condivise dal Comitato Consultivo Regionale degli Allevatori che prevedono una diminuzione dei controlli nell’ambito della biosicurezza interna alla Regione e un aumento, invece, dei controlli sulla biosicurezza esterna cioè per tutti i capi introdotti da altre Regioni o Stati. La diminuzione dei controlli sono inerenti le prove di compravendita e di svernamento effettuati in ambito regionale con prove sui capi oltre i 40 mesi di età per TBC, BRC, LBE e IBR; sotto i 40 mesi i capi si spostano in autocertificazione senza prove”.
Per le misure di profilassi connesse alla bonifica sanitaria del bestiame sono stati impegnati 24mila euro e 51mila euro per il controllo della rinotracheite bovina infettiva (IBR).