Gli effetti immediati della ‘Brexit’, il referendum che ha sancito l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, sono sotto gli occhi (e sulla bocca) di tutti e sono notizie di stretta attualità: dal crollo generalizzato delle borse alla sterlina in caduta verticale, mai così in basso dal 1985. Altro discorso è riuscire ad ipotizzare gli scenari futuri del ‘venerdì nero’ britannico, ed europeo in generale, i cui effetti potrebbero riecheggiare anche nelle nostre vallate.
Al quarto posto in Italia, il ‘mercato’ dei turisti della Regina Elisabetta – oltre tre milioni nel 2014 – fa infatti tremare anche la Valle d’Aosta, la regione italiana che con il 6% accoglie il maggior numero percentuale di clienti britannici. Apprensione che il neo Presidente dell’Associazione degli Albergatori Valle d’Aosta Filippo Gérard non nasconde affatto: “Guardiamo con grande preoccupazione alla situazione in Gran Bretagna – ha spiegato – anche perché ogni crisi finanziaria, ma anche ogni attentato terroristico, ha indubbi riflessi sull’economia e sul turismo. La ‘Brexit’ è molto preoccupante e la svalutazione della sterlina non fa bene. Una situazione che non sarà priva di conseguenze molto intense e già di per sé complicata da una ripresa economica molto lenta e da una crisi persistente che, vista l’importanza del mercato britannico in Valle, non avrà certo dei buoni riflessi”.