153 abitazioni, 87 magazzini, 26 autorimesse e altre 323 tipologie d’immobile per un totale di 589 unità immobiliari e una rendita catastale pari a 869 mila euro. Sono queste le cifre, riguardanti la Valle d’Aosta, emerse dall’attività di regolarizzazione dei fabbricati mai dichiarati al catasto, portata avanti dall’Agenzia del territorio, su scala nazionale, negli ultimi 4 anni e conclusasi lo scorso dicembre.
Per individuare le cosiddette “case fantasma” l’agenzia del Territorio ha sovrapposto le ortofoto aeree (ad alta risoluzione) alla cartografia catastale. In Italia, l’operazione ha così permesso di scoprire 2.228.143 particelle del catasto terreni, nelle quali è stata constatata la presenza di “potenziali fabbricati non presenti nelle banche dati”. La rendita attribuita di questi immobili sarebbe di 817,39 milioni di euro, che secondo le stime del dipartimento delle Finanze, determinerebbe un gettito complessivo, erariale e locale, pari a circa 472 milioni di euro.
In questo contesto, la nostra regione si piazza all’ultimo posto della poco onorevole classifica, nettamente staccata dalle altre. In Valle d’Aosta, l’Agenzia del Territorio aveva individuato 1066 particelle del catasto, 497 delle quali non hanno poi richiesto ulteriori accertamenti. Nelle rimanenti 525 invece è stata constatata la presenza di potenziali fabbricati non dichiarati, con rendita.
