"Case vacanza e hotel, nella nostra piccola regione possono convivere tranquillamente insieme". A scriverlo in una nota è l'Adoc, l'Associazione dei consumatori che si dice stupita che l'Adava, l'Associazione degli albergatori, "si preoccupi tanto su come i turisti transitino e soggiornino in Valle d’Aosta".
L'Associazione sottolinea in particolare come "i fruitori di case vacanze e hotel siano utenti diversi tra loro, e quindi una più vasta gamma di turisti che usufruiscono dei servizi che la Valle propone: più transiti sulle nostre autostrade, più entrate per le piccole imprese dislocate nei piccoli comuni, piu’ lavoro per ristoranti e pizzerie, e per le attività legate allo sci. Gli stessi se non hanno la possibilità in Valle di trovare case vacanze, le andranno a cercare altrove".
L'Adoc punta il dito contro gli albergatori: "Di certo le case vacanze non sono state costruite e finanziate da agevolazioni fiscali o mutui regionali agevolati. Inoltre è alquanto curioso che ci si lamenti di stanze vuote negli alberghi, quando gli stessi sono chiusi più mesi all’anno invece di impegnarsi di fare in modo di attirare i turisti per tutto l’anno. I grandi Hotel dislocati nei grandi centri turistici potrebbero applicare tariffe agevolate, appoggiandosi a siti dedicati….o meglio stanze vuote?".
Dall'Associazione dei consumatori arriva quindi una difesa a spada tratta per siti come AIRBNB: "Forse l’Adava non è a conoscenza che per esempio il sito AIRBNB rilascia regolare CUD, e nessuno si preoccupa invece che negli alberghi e ristoranti si possa far pagare 10 euro per due bottiglie di acqua minerale".
Il tema delle case vacanza approderà domani, mercoledì 28 settembre dalle 14.30, all'Hotel Duca di Aosta, nella tavola rotonda organizzata dall'Associazione degli albergatori dal titolo “Turismo e Legalità” nel corso della quale verrà anche presentata una ricerca commissionata tramite Federalberghi nazionale su alcuni comprensori campione.