I sindacati lanciano un ultimatum al Casinò di Saint-Vincent. Con una lettera inviata all'Amministratore unico Giulio Di Matteo, al Presidente della Regione e all'Assessore alle Finanze, i sindacati diffidano "l’Azienda all’adempimento integrale degli impegni assunti con la sottoscrizione dell’accordo" dell'ottobre 2015 entro e non oltre fine giugno, annunciando che in caso di mancato adempimento l'accordo dovrà "ritenersi risolto per responsabilità esclusiva dell’azienda". Non solo. I sindacati mettono nero su bianco anche l'intenzione di voler chiedere un risarcimento del danno subito dai lavoratori oltre "all’obbligo dell’integrale restituzione delle somme indebitamente trattenute ai lavoratori fino a quel momento".
Cgil, Cisl, Savt, Snalc e Uilcom ricordano come i lavoratori hanno "regolarmente e puntualmente tenuto fede agli impegni presi nei confronti dell'azienda, pertanto ogni mese hanno subito, come convenuto, le trattenute in busta paga e le decurtazioni previste". Ad essere inadempiente è invece l'azienda che "non ha ottemperato all’obbligo previsto al punto 10), con il quale si impegnava a far crescere nel periodo di vigenza dell'accordo gli introiti di 11 milioni, rispetto a una previsione 2015 di 68,2 milioni". Allo stesso modo la società non ha ridotto di "11 milioni i costi operativi rispetto a una previsione 2015 di 75,7 milioni", così come non c'è stata la "rinegoziazione strutturale e definitiva dei superminimi" e ancora non ha "presentato la fidejussione necessaria per completare il percorso di Isopensione".