Casinò, i sindacati tornano ad incontrare l’azienda

Ieri Cgil, Cisl, Savt, Uil e Ugl hanno incontrato il capo del personale Rodolfo Buat. "Un primo incontro interlocutorio" spiega Claudio Albertinelli del Savt "nel corso del quale gli abbiamo richiesto alcuni dati per poter entrare nel merito delle cose".
Il casinò di Saint-Vincent
Economia

Azienda e sindacati tornano a sedersi intorno allo stesso tavolo per tentare di trovare una soluzione alla difficile situazione in cui versa la casa da gioco valdostana. Ieri Cgil, Cisl, Savt, Uil e Ugl hanno incontrato il  capo del personale Rodolfo Buat. "Un primo incontro interlocutorio" spiega Claudio Albertinelli del Savt "nel corso del quale gli abbiamo richiesto alcuni dati per poter entrare nel merito delle cose, aspettando di vedere chi sarà a gestire in futuro l’azienda". Il confronto proseguirà martedì prossimo. 

"Durante l’incontro – aggiunge Vilma Gaillard della Cgil – abbiamo evidenziato a Buat le nostre difficoltà a trattare con una controparte che in qualche modo non è ancora definita. Mi sembra che ci sia ad oggi la volontà di trovare soluzioni alternative alle disdette nude e pure dei contratti". I sindacati e i lavoratori, riuniti in assemblea nei giorni scorsi, ricordano come ad oggi abbiano lasciato in azienda già 6 milioni di risparmi derivanti dagli ultimi tagli al costo del lavoro. 

Il 19 giugno scorso i lavoratori hanno ricevuto con una lettera dell’azienda le disdette dei contratti che partiranno dal prossimo 1° ottobre e che se dovessero venire applicate porterebbe a più di 10 milioni di risparmi. "La clessidra è girata, il tempo è poco" spiega Gaillard "Ognuno sta facendo fare delle valutazioni tecniche ai nostri legali per capire se l’azienda ha correttamente disdettato i contratti".  

Al momento i sindacati in accordo con i lavoratori hanno scelto la strada del dialogo. Una svolta nella trattativa è difficile che arrivi a questo punto prima del 22 luglio quando dovrebbe riunirsi l’assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio, che si vocifera registri perdite ben più alte dei 10 milioni di euro ipotizzati in un primo tempo. L’assemblea è attesa anche perché dovrebbero andare a chiarirsi le scelte della Regione sul piano del management dell’azienda. 

 

 

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