In attesa che lunedì prossimo 3 luglio, a Saint-Vincent, l'assemblea dei lavoratori del Casinò decida se accettare, respingere o sottoporre a referendum la proposta definitiva dell'azienda per superare la grave crisi finanziaria e revocare la procedura per 264 licenziamenti collettivi, la Direzione Aziendale si è dichiarata “disponibile a rivedere gli interventi economici in presenza di uno stabile riequilibrio del rapporto costi/ricavi così come indicato nel Piano”.
La Direzione del Casinò ricorda che l’ipotesi di accordo “consente di accogliere novantaquattro richieste di uscite, attraverso la procedura Fornero, scadenziate tra il 2017 ed il 2018, tutte su base volontaria, permettendo l’accompagnamento alla pensione degli interessati, peraltro con risorse reperite all’esterno e senza incidenza sui costi del personale.”
Inoltre, sempre al fine di evitare i licenziamenti collettivi, ma in presenza di un oggettivo squilibrio tra ricavi aziendali e costi del personale, “si è operato un intervento su questi costi. L’intervento è stato oggetto di ampio confronto e dibattito con le OO.SS., e risulta ora modulato in misura variabile e progressiva, così da incidere in maniera minimale sulle fasce di reddito più basse”.
La Direzione del Casinò sottolinea anche che “al rispetto del Piano di Ristrutturazione è subordinato anche il rilascio di ulteriori finanziamenti, sia della Proprietà che del settore bancario, indispensabili per conseguire gli obiettivi di cui sopra e porre le basi per il rilancio dell’attività”.
L’adozione di queste misura, conclude la Direzione del Casinò, costituisce “l’unica modalità idonea (senza ulteriori riduzioni del personale) per raggiungere l’equilibrio finanziario e di gestione, consentendo di affrontare le sfide della competizione globale e a fungere da volano per l’economia della Valle d’Aosta”.
I termini per la procedura di licenziamenti collettivi sono stati prorogati al 10 luglio.