Casinò, “no” all’istituzione di una commissione d’inchiesta per l’analisi dei conti

Ritirata la seconda mozione di Alpe e Uvp che invitava il Governo a fornire alla commissione consiliare competente la documentazione contabile sui lavori effettuati, dopo l’impegno in tal senso dell’Assessore Perron.
Consiglio regionale - Ego perron
Economia

I conti della casa da gioco sono già abbastanza trasparenti. Così in sintesi l’Assessore regionale Ego Perron nel bocciare la richiesta del M5S di istituire una commissione d’inchiesta per l’analisi della documentazione contabile.  L’Assessore ha ricordato come la relazione economica sulla casa da gioco è stata approvata nelle scorse settimane.

“Dal nostro punto di vista non sussistono le ragioni per immaginare passaggi ulteriori rispetto ai bilanci che vengono portati in quest’aula” ha sottolineato l’Assessore.

“Se non c’è nulla da nascondere, se i lavori sono stati firmati da tre, quattro persone e c’è il collaudo su tutti gli interventi fatti, che problema c’è a far visionare le fatture?” ha chiesto Stefano Ferrero.

Ritirata la seconda mozione di Alpe e Uvp che invitava il Governo a fornire alla commissione consiliare competente la documentazione contabile sui lavori effettuati, dopo l’impegno in tal senso dell’Assessore Perron.

“Qualche dubbio rimane e se rimane a noi rimane anche al comune cittadino, è difficile fare capire se non facciamo un’operazione trasparenza. Come facciamo a spiegare i 60 milioni dati al casinò dopo che oggi il bilancio è lacrime e sangue con tagli importanti al sociale” ha sbottato Elso Gerandin di Uvp

Dai banchi di Alpe, Albert Chatrian, ha chiesto “pari informazioni, altrimenti come possiamo fare a verificare quello che ci viene raccontato”.

 

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