Casinò, prosegue la ricerca di nuovi crediti e fidejussioni

Il 6 marzo scorso l'Amministratore unico informava i vertici regionali sulle risposte, non tutte positive, ricevute dagli istituti di credito.
L'Amministratore unico del Casinò Giulio Di Matteo
Economia

Mentre a Palazzo regionale imperversava la nuova tempesta Casinò, l'Amministratore unico Giulio Di Matteo proseguiva la ricerca di banche disponibili a concedere all'azienda nuove linee di credito e la fidejussione per garantire il prepensionamento di 51 dipendenti. 

Il 6 marzo scorso con una nota ai vertici regionale l'Amministratore unico comunicava di aver individuato un istituto di credito, la Banca popolare di Sondrio, disponibile a fornire garanzia fidejussoria di 10.3 milioni di euro nei confronti di Inps a fronte di una garanzia pari a 9 milioni di euro. "Posto che la nostra società può fornire un pegno pari a 6 milioni di euro – scriveva Di Matteo – la banca ha in fase di avanzamento una proposta volta a superare la mancanza dei 3 milioni ulteriori, anche valutando di ricevere a garanzia una polizza assicurativa". 

Un "nuovo" istituto di credito ha dato invece "concreta disponibilità a valutare la stipula di un mutuo, garantito da ipoteca sugli immobili cosiddetti "no core". La stessa banca, inoltre, potrebbe concedere una nuova linea di credito. L'Amministratore unico si è fatto avanti anche con altri istituti di credito. "Da parte di questi ultimi, non c'è ad oggi disponibilità concreta in tal senso, anche se la pratica è ancora in fase di valutazione, soprattutto alla luce dei risultati positivi provvisori positivi del Bilancio 2017, che sarà peraltro disponibile a breve nella sua stesura definitiva". 

Infine Giulio Di Matteo informa i vertici regionali che oggi, venerdì 9 marzo, la banca Unicredit riunirà un suo comitato interno per analizzare la pratica della casa da gioco relativa "allo svincolo degli importi già pagati dalla nostra società a fronte delle isopensioni derivanti dalla seconda tranche ex legge Fornero a tutt'oggi, ancora bloccati". 

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