Cgil precisa: “Nessun accordo in Valle sugli scatti di stipendio per gli insegnanti”

La Cgil precisa che in merito al mancato pagamento degli scatti di stipendio legati all’anzianità “semplicemente le Organizzazioni sindacali hanno preso atto dell’intenzione dell’Amministrazione di soprassedere in attesa di ulteriori chiarimenti”.
Manifestazione studentesca in piazza
Economia

 

In merito alle dichiarazioni degli studenti, sulle iniziative di protesta degli insegnanti contro la manovra finanziaria e la riforma Gelmini, non possiamo che apprezzare il senso di misura e capire anche la delusione di alcuni”. E’ quanto scrive la Flc CGIL in una nota a seguito della decisione degli insegnanti dell’Istituzione Scolastica “Regina Maria Adelaide di non approvare i progetti di visita di istruzione per l’anno scolastico 2010-2011.

Di fatto i lavoratori della scuola non hanno molti altri strumenti per dare visibilità al loro disagio ed esprimere la loro protesta – evidenzia il sindacato – e ci pare che lo stiano facendo con tutto il senso di responsabilità possibile, soprattutto considerato quello che stanno subendo (ricordiamo in sintesi i 50.000 posti di lavoro in meno, il blocco per tre anni del rinnovo contrattuale, il congelamento della carriera ed il blocco degli scatti legati all’anzianità, nonché la decurtazione del calcolo della liquidazione a partire dal 2011 a parità di trattenuta in busta paga)”.

La Cgil fa poi alcune precisazioni “Per evitare fraintendimenti e confusione”: la prima evidenza riguarda il segretario nazionale della CISL scuola che “ ribadisce che gli scatti di stipendio legati all’anzianità saranno garantiti per il prossimo triennio e, a riprova di ciò, sottolinea che quelli maturati nel 2010 sono stati pagati (come è in effetti successo, almeno in Italia), senza peraltro che esista un provvedimento in tal senso, mentre la legge finanziaria in vigore non lo consente”.

Altra precisazione arriva sul fronte valdostano. “In Valle d’Aosta tali aumenti non sono stati corrisposti dall’Amministrazione – si legge – ma non c’è stato alcun accordo, come afferma invece qualche sindacato locale, per non pagarli. Semplicemente le Organizzazioni sindacali hanno preso atto dell’intenzione dell’Amministrazione di soprassedere in attesa di ulteriori chiarimenti (cosa che auspichiamo anche noi come flc CGIL sia a livello regionale che nazionale), anche per non dover poi restituire i soldi”.

 

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