I dipendenti della Cogne acciai speciali lavoreranno anche di domenica. La decisione fa seguito alla stesura del nuovo contratto integrativo con le rappresentanze sindacali unitarie, in seguito approvato con un apposito referendum cui hanno preso parte 935 impiegati sul totale dei 1140 aventi diritto. Favorevoli 691 voti lavoratori contro 234 contrari (5 schede bianche e 5 schede nulle). Il nuovo contratto ha introdotto anche migliorie a livello di trattamento professionale e retribuzioni.
Il contratto
Il contratto integrativo, lungo 25 pagine, risponde ai vincoli di acquisizione della compagnia taiwanese Walsin Lihwa Corporation, che aveva richiesto 21 turni a coprire la produzione su tutta la settimana.
“Abbiamo tolto gli straordinari obbligatori e ridotto l’orario di lavoro domenicale da 8 a 6 ore – spiega Fausto Renna, segretario generale della Fim Cisl -. Gli impiegati potranno fruire di un’indennità del 100% in più per le notti di sabato e domenica e del 70% in più per la mattina di domenica”.
L’accordo stabilisce 20 turni e impone ai dipendenti della aree a freddo di essere attivi per due domeniche ogni mese; inoltre, esso incrementa il contratto nazionale con 6 giornate di festività recuperabili come libere o pagabili come quota aggiuntiva allo stipendio.
“Far coincidere il contratto con il solo lavoro di domenica rischia di essere eccessivamente riduttivo dal momento che esso porta avanti un autentico cambio culturale che non può avvenire a costo zero per l’azienda – continua Renna -. Non a caso nell’ultimo anno ha portato circa 4 mila euro in più nelle casse dei lavoratori dell’azienda”.
Le ulteriori modifiche
Oltre le differenti modalità di pagamento degli straordinari e la possibilità di richiedere 16 ore di permesso per visite mediche non contemplate dal contratto nazionale, il documento prevede di estendere da 3 a 4 giorni i permessi per lutto e grave infermità.
“Riportati da 48 a 24 mesi, i contratti a termine ora richiedono all’azienda di essere confermati al 50% nel primo anno, al 52% nel secondo anno e al 54% nel terzo anno, un risultato non banale in termini di occupazione che richiede di mantenere il posto di almeno un lavoratore su due – constata ancora Renna -. Completate le proprie 120 ore, l’impiegato avrà inoltre a disposizione ulteriori 8 ore di permesso da poter utilizzare o monetizzare”.
“Giusto riconoscimento”
La Cogne acciai speciali non è nuova all’impiego domenicale, opzione già presente in alcuni settori dello stabilimento e che ora si estende anche ad altre realtà.
“In base al contratto nazionale, la Cas avrebbe potuto istituire i turni domenicali in autonomia ma, grazie all’impegno come sindacati nel portare la questione a un tavolo alla ricerca di accordi e compromessi, abbiamo concluso un percorso condiviso e partecipato che i lavoratori hanno capito e perciò votato a maggioranza – osserva Claudio Albertinelli, segretario generale del Savt -. La nostra è un’azienda forte che necessita di crescere e migliorarsi sempre di più e, grazie a tale accordo, anche i professionisti che già erano attivi la domenica potranno beneficiare del giusto riconoscimento prima non previsto”.
La soddisfazione dell’azienda
“L’accordo siglato introduce diversi strumenti di “flessibilità” dell’organizzazione del lavoro, per rispondere sia alla futura richiesta di produttività, sia per far fronte ad eventuali periodi di calo di ordini. – commenta in una nota l’azienda – Tra i punti del contratto, lo smart work contrattualizzato, che esce dalla fase emergenziale e diventa importante leva nell’introduzione del “lavoro per obiettivi”. Infine, il premio aziendale ha tenuto conto del “caro vita” crescente, con un significativo aumento in termini percentuali sul valore dello stesso.”