Sul collegamento intervallivo Monte Rosa – Cervinia, la Giunta regionale si aspetta da Monterosa Ski e Cervino Spa, incontrate questa mattina assieme a Finaosta, un nuovo dossier.
Un documento che definisca e riaggiorni gli aspetti urbanistici, ambientali ed economici del progetto.
Dati che dovranno esser consegnati fra un mese circa e che dovranno aiutare il Governo regionale a prendere la decisione su un collegamento, inviso agli ambientalisti, dal costo stimato di 60 milioni di euro.
Rispetto allo studio AlpLink, finanziato con un Interreg, l’idea oggi delle due società è di puntare ad un collegamento che possa esser utilizzato non solo dallo sciatore, ma anche dal semplice turista escursionista e durante tutto l’anno.
Un impianto che andrebbe a sfruttare quello in fase di realizzazione da parte dei Svizzeri, che unisce Plateau Rosà al Piccolo Cervino. L’obiettivo sembra essere quello di far partire a piedi il turista da Champoluc per farlo arrivare sul Piccolo Cervino per un selfie o a Zermatt per uno spritz.
Se il progetto diventerà realtà, il primo passaggio sarà la fusione in un’unica società della Monterosa Ski e della Cervino Spa.
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A proposito di questa opera sembra evidente che i benefici siano di gran unga superiori agli impatti (che sinceramente non riesco a misurare se non con un numero pari a zero)
In particolare l’opzione 3S + 3S in partenza dall’arrivo della funicolare anziché la MGD + 3S in partenza dal piazzale di Frachey avrebbe un impatto naturalistico praticamente nullo, come nullo sarebbe l’impatto geologico ed idrogeologico.
Solo che in questo mondo si continua a dare voce ai bastioni contrari, ma soprattutto, si da loro retta
Che le parti interessate all’opera si sbrighino alla realizzazione del collegamento. Ho 60 anni se ne parla da oltre 5 , vorrei poterla sperimentare di persona prima che sia troppo tardi,!,,, credo che l’impatto ambienta sarà minimo. Da Saint Jacques sarà un vero piacere poter scollinare verso ovest alla volta di Cervinia e Zermatt.
Una sicura crescita turistica per tutte le aree intervallive.
Una analisi costi/benefici sarebbe gia’ come sparare sulla crocerossa a favore dei benefici… meditate gente, meditate
I verdi sono gli stessi che anni fa votarono gli impianti di distacco valanghe finchè non ci fu il morto e poi si realizzarono….credo che le valli interessate abbiano ben capito quale importanza turistica abbia un comprensorio di tale. vastità e semplicità di collegamento. Oltre i posti di lavoro annoterei il valore degli i immobili che cambierà in modo considerovole premiando questa scelta.
Ritengo che per la Valle D’Aosta sia una vera opportunità per creare posti di lavoro. Ed inoltre per noi appassionati di sci di avere ad Ovest finalmente qualcosa che non ci faccia sentire inferiori al Est.
Che ideona!!! 60 milioni di euro per uno spritz… quindi al turista costerà minimo 10 euro!!
Anna, certo che dev’essere veramente brutto vivere in una caverna intellettuale come la tua.
Non preoccuparti non sarai tu a pagare 10 euro uno spritz PS credo non bastino già oggi a zermatt e anche a Cervinia
Ma ho dimenticato la validissima alternativa dei verdi è il car sharing intervallivo…