Come stanno le imprese valdostane? Dopo un 2024 di incertezza si aspetta un 2025 di stabilità

I dati emergono dal report “L’andamento dell’economia della Valle d’Aosta nel 2024” della Chambre Valdôtaine, realizzato in collaborazione con il centro studi Tagliacarne.
Economia

L’incertezza, spesso, non è facile da spiegare. E proprio per questo, forse, è interessante cercare di farlo. Com’è e come non è, è proprio “incertezza” la parola che regna durante la presentazione del reportL’andamento dell’economia della Valle d’Aosta nel 2024” della Chambre Valdôtaine, in collaborazione con il centro studi Tagliacarne.

Il presidente della Chambre stesso, Roberto Sapia, lo dice da subito: “Incertezza è un termine che sarà ricorrente questo pomeriggio, una cifra dei nostri tempi. E le imprese la avvertono sempre più. E anche la notizia della cassa integrazione alla Cogne per 750 dipendenti, colpita dalla contrazione degli ordini dovuta dai dazi, ci ricorda come un’economia come la nostra, periferica, sia comunque connessa con gli equilibri globali”.

Non solo: “Non ci sono solo fattori esterni – aggiunge Sapia –, perché la trasformazione profonda dei modelli produttivi, come la transizione ecologica ed energetica, sono affrontati in Valle con un po’ di lentezza. Abbiamo però grandi margini di miglioramento, abbiamo un tessuto sostanzialmente sano, ma servono più accompagnamento e più investimenti nei servizi e nelle infrastrutture”.

La presentazione del report "L’andamento dell’economia della Valle d’Aosta nel 2024"
La presentazione del report “L’andamento dell’economia della Valle d’Aosta nel 2024”

Palla colta al balzo dall’assessore alle Attività produttive Luigi Bertschy, che prova a girare il discorso: “Se narriamo che nel nostro territorio non si trovano lavoratori è difficile che le imprese, che arrivano in buon numero, vorranno farlo ancora – ha detto –. Mettiamo insieme le energie per favorire un incontro sul problema e far crescere l’attrattività del territorio. L’Amministrazione regionale ha cercato di raccogliere tutto quello che si fa in Valle d’Aosta per metterlo a disposizione di tutti”.

Guardando un po’ più avanti: “Siamo una regione vivace, che sa attrarre investimenti – ha aggiunto Bertschy –. Possiamo vederlo dalle risposte importanti che arrivano ad ogni bando. Dal 2027 avremo di nuovo la nostra ferrovia. Non andremo più veloci ma oltre ad uscire con i nostri treni potremo fare entrare quelli che una volta non potevano arrivare in Valle. E a breve anche l’aeroporto ricomincerà a fare attività commerciale”.

Sulla stessa linea il presidente della Regione Renzo Testolin: “Ci sono elementi esogeni che vanno ad influire, per le imprese, su una serie di situazioni, come in altre parti del mondo. Altri sono però endogeni, e su questi possiamo e dobbiamo lavorare di più. Ci ha però confortato la capacità di reazione del sistema Valle d’Aosta, che non è in capo solo all’Amministrazione regionale ma ad un sistema di istituzioni, imprese, forze dell’ordine e scuola e che ha saputo reagire in maniera molto produttiva. Qui ci sono basi e solidità conclamate”.

I dati del sondaggio

La presentazione del report "L’andamento dell’economia della Valle d’Aosta nel 2024"
La presentazione del report “L’andamento dell’economia della Valle d’Aosta nel 2024”

Nel 2023 il sistema imprenditoriale della Valle d’Aosta ha mostrato una sostanziale tenuta, pur in un quadro di progressivo rallentamento.

Al 31 dicembre 2023 le imprese registrate in Valle risultano 12.116, in lieve calo rispetto al 2022. Le imprese attive sono 10.011. Il saldo tra iscrizioni (532) e cessazioni (600) è negativo per 68 unità, con un tasso di crescita pari a -0,56 per cento, inferiore alla media nazionale.

Dal punto di vista della forma giuridica, oltre il 65 per cento delle società è costituito da imprese individuali, mentre le società di capitali rappresentano poco più del 22 per cento e crescono del 2,3 su base annua. A calare sono invece le imprese giovanili (-4,4 per cento) e femminili (-1,3 per cento). In controtendenza le imprese guidate da cittadini stranieri, che crescono del 2,1 per cento e rappresentano il 5,6 per cento del totale.

Il settore più rappresentato resta il commercio (22 per cento delle imprese), seguito dalle costruzioni (15 per cento) e le attività turistiche (10 per cento). L’agricoltura resta stabile all’8,3 per cento. Oltre l’83 per cento delle imprese valdostane ha meno di 10 addetti.

“La panoramica complessiva – ha spiegato Paolo Cortese dell’Istituto Tagliacane – parla di un certo disorientamento delle imprese unicellulari, di un eccesso di burocrazia, di difficoltà nel reperimento di figure professionali, nei trasporti e legate al cambiamento climatico. Ma in questi anni le imprese in Valle d’Aosta sono sostanzialmente stabili”.

“Il quadro del 2024 è di sostanziale stabilità dell’inflazione, ed il 31 per cento delle imprese dice che sono aumentati i costi – ha aggiunto –. Crescono gli occupati in Valle, +0,6 per cento, una crescita minore rispetto al dato nazionale ma è pur sempre una crescita. Ed il tasso disoccupazione è a 3,9. A questo concorre la difficoltà di reperimento del personale. Un’impresa su dieci introduce nuove persone, ma di queste il 60 per cento ha avuto difficoltà a trovare quelle giuste”.

Qualcosa, però, si muove: “Le previsioni sono all’insegna della stabilità – ha concluso Cortese – . Un’impresa su due ci dice che il 2025 sarà stabile. Cresce anche la quota degli indecisi, che per le imprese unicellulari arriva al 22 per cento”.

Chiude, tentando un’interpretazione più “controcorrente” il direttore de Il Foglio Claudio Cerasa: “Siamo tutti un po’ ostaggio di una narrazione che racconta ogni giorno incertezza, ansia, paura. Ma questa è la fase in cui si dovrebbe essere più ottimisti. Teniamo conto che l’aspettativa di vita globale è aumentata notevolmente, che il Pil mondiale aumenterà del 3,2 per cento e che la ricchezza privata è ai massimi storici. Così come il lavoro in Italia e in Europa. Con progressi tecnologici senza precedenti”.

La presentazione del report "L’andamento dell’economia della Valle d’Aosta nel 2024"
La presentazione del report “L’andamento dell’economia della Valle d’Aosta nel 2024” – Claudio Cerasa

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