L’estate da poco terminata ha consentito di recuperare il gap di presenze perse nel primo semestre dell’anno, con questa “sterzata” il 2019 diventa, al momento, il miglior anno degli ultimi dieci.
A testimoniarlo è l’importante mole di dati raccolti e analizzati dall’ Osservatorio turistico della Valle d’AostaTM di turismOK e presentati durante il convegno “EVENTUS – lente di ingrandimento sul turismo di oggi e domani”. All’iniziativa, organizzata da turismOK, erano presenti oltre al direttore dell’osservatorio turistico Jean Paul Tournoud e alla ricercatrice Sylvie Hugonin, Simona Ricci dell’Associazione Abbonamento Musei, Marco Albarello, responsabile grandi eventi della Valle d’Aosta ed Enrico Montrosset de L’Eubage.
Questi ultimi hanno portato sul tavolo tematiche interessanti come la recente estensione alla Valle d’Aosta del progetto Abbonamento musei dell’omonima associazione. Un’iniziativa che consentirà un beneficio anche per gli stessi cittadini valdostani che potranno usufruire dell’offerta culturale a condizioni privilegiate e che mira ad attrarre in Valle d’Aosta gli attuali possessori degli abbonamenti delle vicine regioni Piemonte e Lombardia.
Proviamo a riassumere gli elementi principali emersi dal dibattito.
Le presenze turistiche appaiono polarizzate a favore di due comprensori turistici: Monte Cervino e Monte Bianco. Le due aree turistiche insieme raccolgono circa il 50% delle presenze dell’intera regione mostrando un territorio che si muove a velocità differenti.
Nell’area del Monte Bianco è significativa la crescita del numero di posti letto legata all’apertura di nuove strutture alberghiere di dimensioni importanti. Al contrario è bene considerare il lieve calo del numero delle strutture ricettive ubicate nell’area della Valle Centrale. Continuano, seppur a velocità ridotta, le aperture di “micro” ricettività nell’area di Aosta e dintorni.
Il turismo della Valle d’Aosta richiama un pubblico in provenienza da mercati di prossimità ma anche da paesi esteri. Si tratta di clientele che possono differire molto per caratteristiche, occorre quindi conoscerle con attenzione perché si muovono in periodi dell’anno, località turistiche e tipologie ricettive differenti a seconda dei mercati analizzati.
Le indagini sottoposte agli imprenditori dell’ospitalità hanno riportato un quadro che evidenzia una complessiva crescita dei seguenti aspetti:
- Maggiore digitalizzazione delle strutture ricettive valdostane
- Sempre più diffusa (oramai essenziale) l’eliminazione di listini stagionali a favore dell’introduzione di modelli di tariffazione dinamica (revenue management)
- Maggiore incidenza dell’intermediazione on line
Per concludere è interessante evidenziare, a testimonianza di come un’accurata analisi dei dati sia indispensabile a fare le giuste considerazioni, il divario esistente tra tassi di occupazione percepiti dagli operatori turistici e tassi di occupazione reali.
A completamento del lavoro di analisi sui fenomeni turistici che interessano la nostra regione, l’osservatorio turistico ha realizzato ricerche in ambiti differenti quali ad esempio lo sport (alpinismo, cicloturismo, sci alpinismo) ed effettuato alcune indagini quali-quantitative per meglio definire il profilo degli ospiti che visitano i siti culturali. Si è poi monitorato i flussi turistici che hanno preso parte a 57 eventi organizzati dai vari assessorati regionali competenti ed altre organizzazioni come l’Eubage che, soprattutto in estate con Strade del cinema, ricopre un ruolo di prim’ordine nella proposta turistica e culturale del capoluogo.
L’intervento di Marco Albarello ha evidenziato peraltro come, tra gli eventi di successo, il contributo di quelli invernali come la Coppa del Mondo di sci nordico a Cogne, abbiano contribuito a portare il nome della regione in mercati strategici come il Nord Europa dove l’eco della manifestazione è stato significativo.
Per approfondire tutti i contenuti proposti all’interno di Eventus 2019 è possibile consultare il sito web dell’ Osservatorio turistico della Valle d’AostaTM