Diminuzione del fatturato del 20% nel settore dell'industria e pesanti conti in rosso nelle aziende valdostane: la quota di imprese in perdita, nel 2009, è salita a un quarto del totale, dall'8% del 2007.
Il quadro della crisi tratteggiato dal consueto rapporto della Banca d'Italia sulle economie regionali non lascia spazio a dubbi. La crisi ha attraversato anche la Valle d'Aosta come un tornado, lasciando dietro ferite profonde nell'economia. Gli effetti, stando a quanto è scritto nel rapporto, sono stati però meno drammatici che altrove, soprattutto rispetto al Nord Ovest del Paese. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, si è ridotto il numero di occupati dello 0,9%, anche se in misura inferiore rispetto al Nord Ovest (-1,2%) e dell'Italia nel suo complesso (-1,6%).
Ma anche secondo la banca centrale, nei primi mesi del 2010 in Valle si registra una crescita del fatturato, e dunque ci sono i segnali di una prima ripresa dopo la crisi economica, anche se modesta. Un ottimismo indotto dalla riduzione del ricorso alla cassa integrazione e dall'aumento delle aspettative per gli investimenti e le esportazioni.
Secondo i dati forniti da Bankitalia, il settore industriale è stato quello più duramente toccato dalla congiuntura internazionale negativa. Alla diminuzione degli ordini sia sul mercato interno sia su quello estero si sono associati un forte calo della produzione industriale e una contrazione del grado di utilizzo degli impianti. Nel corso del 2009 il fatturato nelle aziende intervistate è diminuito mediamente del 20% rispetto all'anno precedente. E in particolare, la quota di imprese in perdita è salita a un quarto del totale, dall'8% del 2007.
"La crisi – ha sottolineato Giuseppe Manitta, direttore della filiale di Aosta della Banca d'Italia – ha investito anche la Valle d'Aosta, ma i suoi effetti sono stati minori rispetto ad altre regioni italiane, e soprattutto rispetto al Nord Ovest".
Infatti, per fronteggiare la crisi economica, nel 2009 la Regione Valle d'Aosta ha stanziato risorse pari al 2,8% del Pil regionale e pari al 3% nel 2010 con risorse complessive nel biennio che ammontano a 250 milioni di euro.
"L'azione congiunta dei consorzi di garanzia fidi, della finanziaria regionale e della stessa amministrazione regionale – ha sottolineato Manitta – hanno consentito efficacemente di attenuare gli effetti della crisi e di evitare una stretta sul credito che altrove si è fatta sentire più pesantemente".
Secondo quanto indicato nel rapporto, circa il 60% dei fondi è a beneficio delle imprese, mentre la quota restante è destinata alle famiglie. "Tali risorse – si legge nel documento – integrano un quadro di interventi regionali che, nella media del periodo 2004 – 2007, sono stati pari nel solo campo dello sviluppo economico e in termini di impegni di spesa, a quasi il 7% del Pil regionale".
"Ora ci sarà l'impatto della manovra finanziaria – ha concluso Manitta – che nel breve periodo non avrà effetti espansivi, e questo vale anche per la Valle d'Aosta".