“La nostra regione inizia solo ora a risentire della crisi globale che ha investito prima i mercati finanziari e ora l’economia reale mettendo in ginocchio le strutture produttive. La Cisl valuta eccezionale la situazione e ritiene necessario e non più rinviabili decisioni istituzionali della stessa portata”. Sono queste alcune delle conclusioni dei vertici del sindacato che si sono riuniti oggi, martedì 16 dicembre, per esaminare la situazione economica e finanziaria.
In sintesi la Cisl “rivendica la necessità di un confronto permanente a priori con le istituzioni regionali” e ”dichiara non più sufficiente la sola disponibilità al dialogo”. In una nota inviata agli organi di informazione sono considerati necessari interventi su macrobiettivi concordati nei vari settori portanti dell’economia valdostana quali l’industria, il commercio, i servizi.
L’organizzazione guidata in Valle da Riccardo Monzeglio esprime “preoccupazione per il progressivo peggioramento dell’economia, per l’impoverimento di salari e pensioni, per il continuo ricorso agli ammortizzatori sociali non opportunamente finanziati, per la crisi dichiarata che si ripercuote con maggior forza nelle fasce più deboli dei precari e disoccupati”.