Desertificazione dei paesi di montagna, Confcommercio chiede sgravi fiscali e affitti calmierati

Graziano Dominidiato ricorda, quindi, bando per le annualità 2014-2017 del Fondo integrativo per i comuni montani, recentemente pubblicato in Gazzetta ufficiale, che assegna alla Valle d’Aosta circa 300mila euro e scade il 4 settembre.
Immagine di archivio
Economia

"Lo spopolamento della montagna si contrasta ripopolandola con attività commerciali e artigianali". A dirlo, chiedendo "urgentemente iniziative per contrastare la desertificazione commerciale dei paesi di montagna", è il presidente di Confcommercio. 

L'appello ai legislatori e agli amministratori comunali è di  assumere "forti iniziative per fermare il degrado della desertificazione delle attività commerciali con un sistema di interventi coordinati e concordati con gli enti locali per individuare sgravi fiscali e promuovere con i proprietari affitti calmierati e parametrati al fatturato dei gestori di attività commerciali”.

Graziano Dominidiato ricorda, quindi, bando per le annualità 2014-2017 del Fondo integrativo per i comuni montani, recentemente pubblicato in Gazzetta ufficiale, che assegna alla Valle d’Aosta circa 300mila euro e scade il 4 settembre.  “Il bando consente di avviare delle iniziative – spiega Dominidiato – contro lo spopolamento della montagna e prevenire la mortalità di tante microimprese che, pur avendo fatturati modestissimi, rappresentano punti vitali di presenza e di servizi sul territorio nei confronti dei residenti e dei turisti”.

Secondo Confcommercio  il bando può rappresentare "una prima fase per concretizzare il protocollo di intesa tra il Celva, sei comuni valdostani e Confcommercio Valle d’Aosta teso a promuovere a livello locale le azioni di promozione della dimensione urbana delle politiche Ue".

“Confcommercio Imprese per l’Italia Valle d’Aosta – conclude Graziano Dominidiato – è portatrice di progettualità, interessi e competenze; è quindi interessata a realizzare congiuntamente con gli enti locali iniziative progetti che tendano a mantenere dei servizi nei nostri piccoli comuni soprattutto in quelli dove si sta verificando la progressiva contrazione delle attività commerciali e dei servizi a favore dei residenti e dei turisti”.

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