Una realtà non sempre vissuta con serenità dagli operatori turistici, ma ormai diventata quasi ineludibile. Questa mattina, all'Hostellerie du Cheval Blanc, Confindustria Valle d'Aosta ha cercato di radunare albergatori e ristoratori valdostani per discutere di Tripadvisor, il social network delle strutture turistiche, attivo negli Usa dal 2000, su cui avventori e clienti possono valutare la loro esperienza e scrivere delle recensioni.
La risposta è stata timida, circa 40 persone, ma la presenza di Valentina Quattro, direttore associato di Tripadvisor Italia ha permesso agli operatori accorsi di esprimere dubbi e perplessità sulla gestione di un profilo del social e più in generale, sulle norme che permettono di organizzare la visibilità in rete della propria attività.
Un primo problema, esposto da un esercente di Etroubles, riguarda il maggior peso delle esperienze negative sulla volontà di scrivere una recensione: “Se una persona che viene al tuo ristorante si trova male sarà quella a scrivere una recensione e si finisce con il dover spingere chi si trova bene a fare altrettanto”.
“Stimolare a lasciare delle recensioni per noi è un aspetto positivo – ha replicato Quattro – ma sono disponibili nel sito strumenti gratuiti che permettono di mandare una mail a chi è venuto nel proprio ristorante, con un link diretto su cui esprimere una valutazione”.
Un'altra preoccupazione riguarda il peso delle recensioni negative del passato, nella classifica che l'azienda stila in automatico tra gli esercizi di un'area: “Se dopo la lamentela il problema viene risolto questa continua a restare sul profoli e ad influire?”, si chiede dal pubblico.
“La classifica è aggiornata ogni giorno e questo diminuisce l'impatto di una singola recensione negativa – ha spiegato Quattro – e l'algoritmo su cui si basa è concentrato su tre fattori: il numero di recensioni, i voti ricevuti e quanto voti e recensioni sono recenti”. Tradotto: a fare la “fortuna” nel posizionamento social dell'attività turistica è ben più l'andamento attuale che quello storico.
Per l'occasione, si è approfittato per dare alcuni dati statistici del sito che riguardano la Valle d'Aosta. Regno Unito, Stati Uniti e Germania sono i tre paesi da cui l'anno scorso è arrivato più traffico, in termine di visualizzazioni, nei confronti delle strutture ricettive e dei ristoranti della regione. Seguono Francia, Svizzera, Spagna, Canada, Australia, Paesi Bassi e Russia.
Un dato interessante riguarda le valutazioni medie ottenute dalle strutture valdostane. Gli alberghi vanno bene: su un massimo di cinque, la valutazione media delle strutture ricettive in Valle raggiunge il 4,23, perfettamente in linea con la buona media nazionale. Per chi fa da mangiare il dato resta buono, ma peggiora: 3,85 stelline rispetto al 4,06 della media italiana.
Le dieci località più gettonate sul sito sono nell'ordine Aosta, Courmayeur, Cervinia, Cogne, Pré-Saint-Didier, La Thuile, Saint-Vincent, Champoluc, Gressan, Gressoney-la-Trinité. Il luogo della Valle d'Aosta dove, secondo gli utenti, si mangia e si dorme meglio tra queste dieci è Cogne, con 4,56 di media per le strutture ricettive e 4,27 per i ristoranti.