Edileco alle prese con la crisi: cassaintegrazione e composizione negoziata

La cooperativa di Nus, specializzata in edilizia ecosostenibile e sul mercato da oltre vent’anni, sta vivendo un periodo di difficoltà. E’ in corso la cassaintegrazione per 26 impiegati amministrativi e il 26 novembre si terrà un’udienza in Tribunale.
[EDILECO] Sede Edileco di Nus
Economia

Fatturato quintuplicato in pochi anni, personale (tra dipendenti e collaboratori) cresciuto fino a superare il centinaio di unità, ferie extra concesse nel 2024 ai suoi dipendenti. E’ lo sviluppo registrato, nel tempo, da Edileco, cooperativa di Nus specializzata in edilizia ecosostenibile con vent’anni di storia alle spalle. Negli scorsi mesi, però, una crisi finanziaria ha colpito la società, che ha chiesto l’accesso a due misure nel tentativo di scongiurare conseguenze peggiori.

Da un canto, l’apertura di una procedura di cassaintegrazione di 13 settimane, in corso per 26 impiegati amministrativi. Dall’altro, la scelta della composizione negoziata della crisi, sotto l’egida del Tribunale. In sostanza, viene nominato un commissario (nel caso specifico, un avvocato di Torino), con il compito di realizzare un piano di rientro per soddisfare le pretese dei creditori.

Nel caso di Edileco (cui, di recente, si è aggiunta anche Edileco Progettazione), sono oltre 300 ed il 90% di questi è in attesa di somme inferiori ai 15mila euro. Per il prossimo 26 novembre, in Tribunale ad Aosta, è stata fissata l’udienza per la valutazione del piano sottoposto al giudice. L’obiettivo è di poter ottenere del respiro, per un risanamento dei conti ed estinguere lo spettro del fallimento.

La situazione è monitorata, tra gli altri, dalla Fillea-Cgil, sindacato dell’edilizia cui risulta che i cantieri dell’azienda “lavorino senza interruzioni – spiega il segretario Roberto Billotti – e anche gli stipendi siano pagati regolarmente”. Tra le iniziative che l’organizzazione ha messo in campo sinora, “un’Assemblea con gli impiegati amministrativi per spiegare loro il regime di cassaintegrazione”, destinato a terminare all’inizio di dicembre (ma l’azienda, spiegano dal Sindacato, confida che possa concludersi in anticipo).

L’origine della situazione sembra legata a scelte recenti della ditta, che – dopo la “spinta” arrivata dal superbonus 110% e una certa saturazione del mercato – ha scelto la strada di una diversificazione del “core business” verso le rinnovabili, con particolare riferimento al fotovoltaico e alle sempre più diffuse Comunità Energetiche Rinnovabili. Edileco (la cooperativa è presieduta da Davide Trapani) ha così sostenuto investimenti significativi, il cui ritorno atteso è però in ritardo.

Da qui, il tentativo di mettersi al riparo con le due misure. Negli scorsi mesi, alcuni avevano interpretato come un indizio delle difficoltà l’annullamento dell’edizione 2025 della Edileco Run, corsa podistica molto partecipata nel cuore della città, organizzata dalla cooperativa. Era stata annunciata la sua trasformazione in biennale, con il prossimo appuntamento per il 2026.

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