Energia a prezzi vantaggiosi per Cogne, la stabilizzazione del prezzo di vendita dell’energia prodotta dai nuovi impianti per Cva. Sono i principali vantaggi – “un win-win” – che le due aziende con sede in Valle d’Aosta hanno dalla sottoscrizione del contratto di Energy Release, il primo della Regione, presentato oggi nel corso di una conferenza stampa.
La misura, introdotta dal Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, è pensata per supportare le imprese energivore nel percorso di transizione energetica, riducendo il costo dell’energia e, allo stesso tempo, rafforzandone la competitività. Il funzionamento prevede una fase iniziale di anticipazione della durata di 36 mesi, durante la quale il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) cede virtualmente energia elettrica alle imprese energivore a un prezzo fisso. In cambio, le imprese si impegnano a realizzare nuovi impianti rinnovabili e a restituire l’energia ricevuta, nello stesso quantitativo e al medesimo prezzo, nell’arco dei successivi 20 anni.
Cogne in particolare chiederà al Gse l’anticipazione di 272.075 MWh di energia elettrica, che verrà poi restituita nel corso dei 20 anni grazie all’installazione di nuovi impianti rinnovabili, in capo a Cva. Nel dettaglio saranno 4 i nuovi impianti realizzati in Sicilia, per una potenza complessiva di oltre 20 MW e una produzione di energia elettrica rinnovabile complessiva di 593.600 MW, con entrata in funzione prevista entro il 2026.
“L’unione fa la forza. L’Italia ha un problema di competitività legato ai costi dell’energia. Questo è uno strumento concreto e strategico per affrontarlo” sottolinea il presidente di Cva, Marco Cantamessa. L’amministratore delegato Giuseppe Argirò evidenzia l’importanza di estendere l’iniziativa: “Oggi soddisfiamo il 34% del fabbisogno annuo di Cogne, ma l’obiettivo è arrivare al 50-60-70%”.
Dal canto suo, il numero uno di Cogne, Massimiliano Burelli, spiega l’effetto pratico dell’accordo: “È come pagare due terzi della bolletta. Abbiamo clienti che richiedono un processo produttivo decarbonizzato: questo accordo risponde a quella domanda e dimostra che con Cva siamo delle aziende del fare, non dei proclami”.
Cva ricorda infine il valore strategico e sociale dell’operazione: “Abbiamo spinto al massimo la nostra competitività – chiosa ancora Argirò – per offrire a Cogne condizioni favorevoli. Di fatto rende questa, un’operazione anche con un risvolto sociale e occupazionale”.