I finanziamenti regionali al Casinò de la Vallée di Saint-Vincent erano "indispensabili per mantenere agibili le strutture" e hanno permesso alla casa da gioco e all'albergo annesso di "continuare la sua attività senza interruzioni e con un bilancio importante". L'ex presidente della Regione e attuale capogruppo dell'Union Valdotaine, Augusto Rollandin interviene sulle inchieste sulla casa da gioco dopo la presa di posizione di otto consiglieri unionisti che "hanno voluto esternare alcune riflessioni sulla notifica relativa alle contestazioni della Procura e della Corte dei Conti. Ribadendo la "correttezza" e la legittimità del loro operato che non posso che condividere".
Rollandin si dice anche "convinto che un dialogo più frequente e più franco nel gruppo e nel movimento possa evitare malintesi".
"Il sottoscritto – si legge ancora nella nota – con altri colleghi ha ricevuto sempre sul Casinò la notifica della Procura della Repubblica inerenti agli stessi finanziamenti ma con contestazioni penali. Trattasi di somme di denaro utilizzate per investimenti sul Casinò e sul Billia indispensabili per mantenere agibili le strutture per un importo di 140 milioni di euro". Secondo Rollandin "le spese sono tutte documentate, certificate, controllate, collaudate da tutti gli organi competenti (Cda, Collegio sindacale, consulenti fiscali, Finaosta, Ufficio legale). Questi interventi hanno permesso alla Casinò spa e al Billia di continuare la sua attività senza interruzioni e con un bilancio importante".
"Nessuno – precisa ancora – è accusato di aver utilizzato impropriamente fondi pubblici o di essersi appropriato di denaro pubblico". Il capogruppo dell'Uv confida "come i colleghi, nella possibilità di dimostrare agli organi inquirenti, con evidenti responsabilità differenziate per i ruoli ricoperti ai vari livelli di aver agito nell'interesse di una azienda importante per riportarla a dei livelli di redditività corretta e per mantenere le forze lavoro corrispondenti".