Il 7 novembre sciopera la Sanità pubblica: in Valle 2000 operatori interessati

La protesta delle sigle sindacali Fp Cgil, Savt Santé, Uil Fpl e dalla Rsu Sanità in tutte le regioni italiane è stata divisa in tre scaglioni: 3 novembre il sud Italia, il 7 protesta il Nord e il 13 il Centro. Manca all'appello la Cisl.
Il tavolo dei rappresentanti sindacali
Economia
Uno sciopero contro la deriva del sistema sanitario pubblico, contro i tagli previsti in Finanziaria, contro la posizione del Governo sulla riforma del sistema sanitario nazionale, che sembrerebbe pendere verso una privatizzazione del servizio pubblico, oltre che una rivendicazione salariale. La protesta delle sigle sindacali Fp Cgil, Savt Santé, Uil Fpl e dalla Rsu Sanità in tutte le regioni italiane è stata divisa in tre scaglioni: il 3 novembre la protesta ha interessato il sud Italia, il 7 novembre interesserà il Nord e il 13 novembre il Centro Italia. Manca all’appello la Cisl che ha invece ritirato, a livello nazionale,l'adesione.

A spiegare i motivi della protesta sono stati i rappresentanti sindacali in una conferenza stampa. Il NO è rivolto ad un accordo “menzognero che prevede aumenti salariali per i lavoratori della sanità pubblica – ha spiegato Jean-Pierre Guichardaz della Fpl-Cgil – che non tengono conto dell’inflazione programmata, che è peraltro sottostimata rispetto a quella reale. Per il 2008 si parla di un adeguamento dello 0,40% pari a 5 euro netti in busta paga”.

Lo sciopero del comparto pubblico della Sanità fa da apripista – ha aggiunto Guichardaz – poiché gli stessi criteri saranno applicati anche agli operatori della Sanità privata”. “L’obiettivo nascosto e vero della Finanziaria, per i sindacati, sarebbe quello di andare verso un depotenziamento del servizio sanitario pubblico a vantaggio di quello privato “I futuro chi potrà pagarsi la Sanità e le relative prestazioni lo farà, le fasce deboli dovranno accontentarsi della carità dello Stato”. Secondo gli organizzatori della protesta, da quanto emerge dal Libro Verde del Ministro Sacconi, la riforma della Sanità prevedrebbe tagli a molti dei servizi oggi a carico dello Stato”.  

Lo sciopero di venerdì, sarà preceduto domani dal volantinaggio davanti alle sedi della sanità pubblica valdostana, in modo tale da coinvolgere anche gli utenti. Molti operatori della Sanità, saranno precettati per garantire il servizio minimo assistenziale nei reparti della strutture sanitarie. Chi non potrà scioperare appenderà comunque un adesivo sul camice con la dicitura “Non posso scioperare ma condivido le ragioni della protesta”.

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