“Maggiore concorrenza e trasparenza sui conti correnti a cominciare dalle commissioni (troppo salate) su chi va in rosso e una informazione corretta sui rischi per le famiglie che sottoscrivono mutui a tasso variabile. “ E’ quanto chiede in una nota l’Associazione Codacons alle banche valdostane.
“Il Codacons ritiene importante – continua la nota – che il Presidente della Giunta regionale appoggi e sostenga tutte le iniziative che riconoscano e tutelino i titolari dei correntisti, nonché il Codacons e le altre associazioni a tutela dei consumatori che si sono attivate in tal senso. È necessario che la Presidenza della Giunta della Valle d’Aosta raccolga i dati e aiuti quelle aziende che, avendo chiesto alle banche l'apertura di linee di credito, e che si sono viste, negli anni, addebitare somme esorbitanti per commissioni di massimo scoperto. Le banche devono essere più trasparenti. “
Secondo il Codacons nonostante la legge 2 gennaio 2009 abbia vietato la commissione di massimo scoperto sui conti in rosso senza fido e ridisciplinato le commissioni per quelli con fido, la situazione per i correntisti non è migliorata “anzi, in base ad un'indagine di Bankitalia su 500 istituti, in circa un terzo dei casi, i costi sono aumentati. Anche l'antitrust ha denunciato un tale comportamento: le banche si sono inventate nuove voci per aggirare la legge. Il Codacons ha già presentato una prima class action e a breve se ne aggiungeranno altre”.