In Valle un debito procapite di 5.295 euro. “Il sistema tiene ma servono interventi strutturali”

A dirlo è il presidente del Celva, Franco Manes. “I numeri del Ministero delle Finanze - conclude Manes -  ci riportano nuovamente di fronte alla necessità di rivedere nel complesso il sistema della nostra finanza locale".
Franco Manes, Presidente del CElva
Economia

Ammonta a 5.295 euro il debito procapite dei valdostani. Il dato arriva dal Dipartimento del tesoro che ha analizzato lo stock del debito in capo alla Regione, alle 8 Unités des Communes e ai 74 Comuni valdostani. L'analisi, secondo il comitato esecutivo del Cpel, che si è riunito oggi, pone alcuni interrogativi sulla tenuta del sistema di finanza locale in Valle d’Aosta.

“I conti degli enti locali sono oggi al centro di numerosi approfondimenti da parte sia di fonti istituzionali, sia di svariati Centri studi. Alcune di tali analisi, come quella promossa dal Ministero, hanno il pregio di informare i cittadini e gli organi politici sul reale utilizzo delle risorse da parte delle pubbliche amministrazioni, ma devono essere contestualizzate, prendendo in considerazione anche altri indicatori. In particolare – sottolinea Manes – i Comuni valdostani non presentano posizioni debitorie critiche. Nessuno dei nostri 74 Comuni si trova in uno stato di dissesto, né di predissesto. La gestione dei conti locali non è né allegra, né poco virtuosa, ma frutto di politiche attente e condivise, non solo all’interno del singolo ente, ma concertate a livello di sistema degli enti locali”.

Continua Franco Manes: “Nonostante le difficoltà che abbiamo più volte espresso, anche all’interno della nostra Assemblea, sino ad oggi abbiamo assicurato un sostanziale mantenimento del livello storico dei servizi alla persona”. In particolare, dice, “siamo riusciti a farlo grazie al cambiamento messo in atto dalla legge di Riforma degli enti locali, che ha previsto opportune forme di associazione di funzioni e di servizi, e ragionando con logiche comuni”.

“I numeri del Ministero delle Finanze – conclude Manes –  ci riportano nuovamente di fronte alla necessità di rivedere nel complesso il sistema della nostra finanza locale, per garantire sia gli standard dei servizi sino ad oggi offerti, sia gli equilibri di bilancio ed evitare l’esplosione delle singole posizioni debitorie in capo agli enti. Sono necessari interventi strutturali”.

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