La CVA ottiene i Certificati Verdi per la centrale di Champagne II

Il Gestore dei Servizi Energetici ha rilasciato la qualifica d’Impianto Alimentato da Fonte Rinnovabile per la centrale, e la possibilità di beneficiare dell’incentivazione legata alla vendita dei certificati per un valore di oltre 50 milioni di euro.
La centrale Champagne 2 di Cva a Villeneuve
Economia

Vengono definiti "Certificati Verdi", ma valgono come l’oro. Sono titoli negoziabili e rivendibili, introdotti nel 1999 con il decreto Bersani, che vengono rilasciati a livello nazionale dal Gestore dei Servizi Energetici in misura proporzionale all’energia prodotta da un impianto qualificato e in numero variabile a seconda del tipo di fonte rinnovabile e di intervento impiantistico realizzato. Lo sa bene la Compagnia Valdostana delle Acque che pochi giorni fa si è vista rilasciare proprio dal GSE, la qualifica d’Impianto Alimentato da Fonte Rinnovabile (IAFR) per la Centrale di Champagne II di Villeneuve, insieme alla possibilità di beneficiare dell’incentivazione legata alla vendita dei Certificati Verdi per i prossimi 15 anni, per un ammontare complessivo stimabile in oltre 50 milioni di euro.

Il meccanismo d’incentivazione si basa sull’obbligo, posto dalla normativa a carico dei produttori e degli importatori di energia elettrica prodotta da fonti non rinnovabili, di immettere annualmente nel sistema elettrico nazionale una quota minima di elettricità prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili. L’obbligo può essere rispettato in due modi: immettendo in rete energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili oppure acquistando i Certificati Verdi dai produttori di energia “verde”.

Nel dettaglio, sono stati riconosciuti gli interventi di risanamento del canale derivatore e di sostituzione della condotta forzata e dei tre gruppi idroelettrici della centrale, che ora utilizzano le turbine e i generatori forniti in opera dalla società genovese Water Gen Power e costruiti dalla società cinese Chongqing Water Turbine Works. "Un riconoscimento considerevole – spiega in una nota stampa CVA – abbiamo vinto una doppia sfida perché da una parte è stata dimostrata la validità del mix di tecnologie italiane e manifatture cinesi scelto per rinnovare la centrale, e dall’altra perché è riuscita a completare i lavori in tempo utile per rientrare nella precedente normativa d’incentivazione, meno complessa e più vantaggiosa di quella entrata in vigore dal 1° gennaio 2013".
 

 

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