La GPS Standard sceglie la sostenibilità ambientale

L'azienda di Arnad, impegnata nel settore della sicurezza, dal 30 marzo ha deciso di avviare un programma di educazione dei dipendenti per ridurre lo spreco di energia in ufficio. Sarà portata avanti anche una politica di acquisti "verdi".
Pietro Capula della Gps standard
Economia

Privilegiare gli acquisti verdi, ovvero a basso impatto ambientale, e sensibilizzare i dipendenti su come ridurre gli sprechi di energia, di acqua e di carta in ufficio. Su questi due tasselli si sta muovendo la GPS Standard di Arnad, azienda impegnata nel settore della sicurezza, che dal 30 marzo di questo anno ha deciso di puntare sulla sostenibilità ambientale attraverso l'educazione dei dipendenti che vi lavorano.

L'iniziativa prende il nome di Ecoufficio ed è stata studiata dal reparto comunicazione di GPS che prima ha studiato le criticità, poi ha analizzato le normative vigenti e, infine, ha elaborato una ecoguida che contiene soluzioni e consigli a disposizione dei dipendenti e delle famiglie. L'ambito è vasto: dallo spreco di energia, acqua e carta, al riconoscimento dei prodotti nocivi e alla corretta raccolta differenziata dei rifiuti.

 

Alla sensibilizzazione si aggiunge un impegno più tipicamente aziendale. La GPS si impegnerà, infatti, in una politica di acquisti verdi, attraverso la scelta prodotti a ridotto impatto ambientale come carta riciclata, cancelleria ecologia, arredi certificati in base ai principi di gestione forestale sostenibile e apparecchiature elettroniche a basso consumo energetico. Proseguirà anche lo sviluppo del progetto di Ecobox, già avviato nel 2009, per l'adozione di un packaging per tutti i prodotti attento all'ambiente, ovvero costruito solo con cartone riciclato e una grafica creata solo con tamponi all'acqua.

"Se il costo dei prodotti "eco" può inizialmente risultare più caro, è importante considerare che nel medio-lungo periodo si risparmia in termini di consumi energetici e, soprattutto, si contribuisce a una migliore qualità di vita in ufficio – spiega Pietro Capula, Presidente di GPS Standard – e questo è solo il primo passo verso un percorso di sensibilizzazione che vogliamo compiere, convinti che possa essere un valido esempio per tante altre realtà".

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