“La proposta di realizzare un impianto di compostaggio dei rifiuti organici non è coerente con le decisioni assunte dal Consiglio regionale in materia di gestione dei rifiuti.” A dirlo è oggi la III Commissione consiliare “Assetto del territorio” che ha esaminato la petizione per un centro regionale di compostaggio e per la raccolta dell’umido in Valle d’Aosta, presentata il 12 luglio scorso e sottoscritta da 1072 cittadini.
Con la sola astensione del gruppo Alpe, la Commissione ha espresso parere negativo alle due proposte che saranno comunque analizzate dal Consiglio regionale.
“In base ai nuovi orientamenti approvati dall’Assemblea a giugno 2009 e consolidati a marzo 2010 – spiega il Presidente della III Commissione, Dario Comé -, la Regione tende a mettere in atto delle politiche per giungere ad un conferimento ridottissimo di materiale in discarica, avendo anche privilegiato una scelta di valorizzazione energetica degli stessi, attraverso la realizzazione di un sistema di pirolisi e gassificazione. Inoltre, così come evidenziato dal coordinatore scientifico dell’Osservatorio regionale dei rifiuti, dr. Ghiringhelli, la costruzione di un impianto di compostaggio pone due problematicità: il quantitativo limitato di rifiuti da trattare per un effettivo equilibrio economico-finanziario e la difficoltà di utilizzare il compost sul territorio regionale (in discarica vi sono infatti grandi quantitativi di compost derivante dalla raccolta degli sfalci verdi che non trovano una collocazione sul mercato).”
Inoltre secondo la commissione consiliare il compostaggio domestico sarebbe oggetto di divulgazione e pianificazione oggi da parte delle Comunità montane e del Comune di Aosta.